Del doping.....

...potete trovare anche un topic sul Cricket!!!
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micky
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Messaggio da micky »

Marco Rodella ha scritto:
micky ha scritto:
Marco Rodella ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Ieri sera al TG1 Cannavò in una frase ha racchiuso tutto quello che è diventato il ciclismo.

"Prima si parlava di chi si dopava e chi no, ora si parla di chi viene beccato e chi no " #1#


Ci siamo mai chiesti perchè ne beccano così tanti solo nel ciclismo ? Non è che, al di là che forse ci sono più dopati che in altri sport, si fanno più controlli che in altri sport ? (ogni riferimento al calcio è puramente voluto)


Quello è sicuro, come è sicuro che nel calcio vengono beccati sempre quelli delle squadre medio/piccole.

Però veramente, coi ragionamenti del tipo "perchè noi ciclisti sì e gli altir no?" si vogliono solo scansare le responsabilità. Iniziamo noi tifosi a chiedere PULIZIA senza difendere l'idolo di turno, che si chiami Pantani o Basso o Simoni. Solo così si può ottenere uno sport più umano... io quando vedo corridori che con 2000 km già sulle gambe si fanno nello stesso gg 5 passi di montagna ad una media di 30 all'ora, mi rendo conto che NON E' UMANO!


D'accordo al 1000% con te, ma attenzione : sai cosa succede se domani mattina fanno la stessa tappa a 20 km/h di media ? Che metà o più dei "tifosi" diranno : "Però, che pippe questi qua".
E, sia ben chiaro, col mio discorso non voglio difendere nè Basso nè nessun altro, anzi : il fatto che ora vengano fuori discorsi del tipo "non lasciamolo solo" ecc. mi fanno ridere. Lui si è sottoposto a certe pratiche ben sapendo a cosa poteva andare incontro, non stiamo parlando di un interdetto obbligato a fare certe cose. L'unica cosa che mi auguro è che vengano fuori più nomi possibili, a partire da quel piccolo uomo di Rijs che, oltre ad essere un bel dopatone lui quando correva, ora sembra cadere dalle nuvole.


Anche quello è vero... purtroppo è il risultato dello sport-business e vale per OGNI sport fagocitato dai soldi. Del resto non mi spiego l'aumento costante delle medie orarie se non con il progresso della cosiddetta "medicina sportiva". Sì, i materiali rispetto a 20 anni fa hanno influito, ma ormai la loro incidenza nell'aumento delle prestazioni è relativa.

Del resto, se proprio devo essere onesto, quando hai questi "trattori" che salgono su a medie impressionanti dominando intere corse, lo spettacolo, dal mio punto di vista, scompare. I tour vinti da Armstrong sono stati quanto di più noioso si potesse vedere: mai una sorpresa, mai un cedimento da parte sua, era solo un aspettare per vedere quanto duravano gli altri prima di cedere. Per me il ciclismo è (o era?) sofferenza, eroismo, passione. Ormai vedi dei robot, di umano non c'è più nulla!

Ed è tutto il sistema dalle fondamenta ad essere sbagliato, quando andavo a scuola conoscevo un paio di persone che, arrivate al punto di gareggiare ad alti livelli, hanno smesso perchè non volevano rovinarsi.
Michele
Mont Ventoux
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Messaggio da Mont Ventoux »

uglygeek ha scritto:
Mont Ventoux ha scritto:La Scienza più moderna sarebbe costituita dalle trasfusioni di sangue?
Veramente è il trucco più vecchio di tutti, ha circa 30 anni di vita...
Abolire il ciclismo dopo che sta parando il sedere a tutto il marcio dello sport professionistico? come dire, lo vuoi proprio cornuto e mazziato questo sport!
Dovresti essere riconoscente al ciclismo e ai suoi dirigenti, i quali sono gli unici a fare una (falsa e ipocrita) lotta al doping, scegliendo a turno una vittima sacrificale, mentre tutte le altre categorie di sportivi dormono sogni tranquilli, e questo lo dico ignorando completamente quali siano gli sport che preferisci alla bici.
Basso e i ciclisti continuano a portare per tutti il "cappello del doping", bisognerebbe, da parte dei detrattori del ciclismo, portare almeno un pò di riconoscenza nei loro confronti.
Poi volere eliminare dalla faccia della terra del ciclismo la ritengo anche un'offesa personale, probabilmente ignori del tutto quali emozioni trasmetta correre in bici ma questo è un altro discorso..
Infine Pantani non aveva da ammettere proprio nulla, dal momento che mai è stato trovato positivo ad alcun controllo e che la sua storia, umana e sportiva, è completamente diversa da quella di Basso.

Io Pantani non l'ho nominato, da dove esce?
Cosi' il ciclismo sarebbe l'unico sport a fare una falsa e ipocrita lotta al doping. Che significa? Che anche negli altri sport ci si dopa? Non ho nessun problema ad ammetterlo.
Che i ciclisti non sono dopati? Non credo ci sia rimasto nessuno a pensarlo.
Che il ciclismo dovrebbe smetterla di dare la caccia ai dopati? Ma in molti casi le indagini non nascono da controlli antidoping, ma da vere e proprie indagini giudiziarie. E' stato cosi' al tour anni fa, e' stato cosi' al giro, e' stato cosi' questa volta con Fuentes.
I dirigenti del ciclismo coprono piu' che possono (ricordate la soffiata prima di un blitz della polizia, poi fallito, in un giro di qualche anno fa?)
Coprono, coprono, ma c'e' tanto di quel doping che viene fuori lo stesso.
E i tifosi sono ancora peggio. Coprono, credono alle scuse piu' puerili, o a macchinazioni contro i loro beniamini, o a complotti internazionali. Non ammettono mai, nemmeno loro.

In tutti gli sport ci si dopa? Piu' o meno. Certo, non si vince una medaglia nell'atletica o nel nuoto se non ci si dopa. Ma anche nell'atletica le squalifiche fioccano, no? Qual'e' la credibilita' di una finale olimpica dei 100m, ormai? Chi la segue piu'?
Calcio e tennis coprono molto di piu', e' vero. Ma questo che vorrebbe significare? Che i ciclisti dovrebbero doparsi impunemente anche loro? Oppure che bisognerebbe cercare di portare controlli seri anche in questi sport?

Io ho scritto che il ciclismo andrebbe abolito perche' non puo' piu' esserci ciclismo senza doping, cosi' come andrebbe abolita l'atletica per la stessa ragione. Per altri sport si puo' ancora fare qualcosa, un calcio senza doping puo' esistere, ma il ciclismo e' tutto basato su aiuti medici illeciti.
Se tu vuoi correre in bicicletta corri, chi te lo impedisce. Ma che senso ha il ciclismo pro nel 2007? Il tour e' stato vinto 7 anni di fila dal piu' dopato di tutti, poi da un altro che pero' si e' fatto beccare. Tra poco parte il giro, che emozioni puo' dare se si sa gia' che il vincitore potra' essere squalificato non appena si troveranno le prove? Ormai piu' che "Il ciclista X ha vinto il giro o il tour" si dovrebbe dire "Il ciclista X ha commesso una vittoria del tour. Gli investigatori sono gia' sulle sue tracce e contano di squalificarlo entro pochi mesi". Ce la faranno? Non ce la faranno? Emozionante, vero? Io son gia' li' che aspetto il tappone dolomitico "scalpitando sui miei sandali"...

Bisogna parlarsi chiaro, o si accetta il ciclismo con il doping, ma alla luce del sole, con tanto di dottore sul palco per la premiazione accanto al "campione", come ai tempi del tandem Moser/Conconi. Oppure si rifiuta il ciclismo pro in quanto tale.
La storiella che i ciclisti per lo piu' sono puliti e che sono vittime sacrificali (di chi, poi?) non la bevo piu', tantomeno oggi. Un po' di serieta', per favore.


[...]il coro degli innocentisti. Dalla notizia del coinvolgimento di Basso, ho letto su Gazzetta e riviste specializzate decine di lettere di tifosi e appassionati. Tutte con la stessa cosa “Giù le mani da Basso” e soprattutto “E se poi è innocente chi gli restituirà questi mesi di carriera perduta”. Decine, forse centinaia. E’ l’effetto-Pantani, dopo la terribile conclusione della storia più assurdamente assurda della storia dello sport. Un effetto che offusca, insieme a tutto quello che si porta dietro la definizione di “tifoso”, i più elementari criteri razionali. Perfino i sassi sapevano che Basso aveva un modo semplicissimo per uscirne fuori. Dire: “prendete quelle sacche, qui c’è un mio capello, scoprirete che non c’entro nulla”. Mai accaduto, fino all’inevitabile confessione avvenuta però solo quando - lo ha rilevato Francesco Moser - Basso non aveva più alternative di fronte a prove schiaccianti. Che diranno ora quelli del “E se è innocente?” e soprattutto, perché mette tristezza pensare anche a loro?
Altra parentesi. Nella famosa Operacion Puerto, si dice, sarebbero coinvolti fior di campioni di altri sport (l’anno scorso, di questi tempi, giravano nomi calcistici, tennistici e automobilistici da stramazzare). Difesa di molti ciclisti: e gli altri, allora? Benissimo, si proceda, eccome, anche con gli altri, ma di qui a dire che il ciclismo - lo sport più di fatica e resistenza che esista - è indifeso e viene usato come capro espiatorio, ce ne corre, e comunque non assolve nessuno.
Noi vorremmo che con un colpo di bacchetta, il ciclismo delle favole tornasse immediatamente pulito, non sappiamo come andrà a finire tutto questo e staremo a vedere. Ma se fosse giunta l’ora di imparare qualcosa sui comportamenti e pensieri personali, sul modo di approccio a tutto quanto (il ciclismo come metafora?), sul garantismo che è la cosa più bella del mondo ma che, marciandoci sopra, diventa la peggiore etc etc, sarebbe un bel momento. Non da procurare immediata allegria, ma insomma.
Antonio Dipollina, Repubblica

Guarda che io non sono un ultrà del tifo ciclistico nè di nessun corridore in particolare. Le corse professionistiche le guardo perchè amo il ciclismo e corro in bici, ma le guardo con obiettività, non ho nessuno "santino" da difendere o da idolatrare, nè fra i ciclisti nè tra altri sportivi.
Esigo, questo si, che ci siano regole per sportivi uguali per tutti, il ciclismo ha semplicemente sbagliato ad esporsi molto più degli altri sport nella lotta al doping, su questo non ho DUBBI.
Se c'è ipocrisia per gli altri, che ci sia anche per il ciclismo allora!
Questo è il mio punto di vista.
Non ho paura a pensarla così, nè mi ritengo insensibile all'etica sportiva e civile, ne puoi star certo!
io sarei per squalificare a vita tutti gli sportivi che vengono beccati positivi la prima volta, sarebbe secondo me l'unico deterrente efficace per cercare almeno di limitare il fenomeno doping.
Ma appunto, TUTTI GLI SPORTIVI, SECONDO LE LEGGI DELL'UGUAGLIANZA!!!
Cannavaro è diventato eroe nazionale da capitano dell'Italia campione del mondo, perchè nessuno ricorda il filmato in cui si infilava una siringa nel braccio alla vigilia di una finale di coppa?
E Gattuso e i giocatori del Milan che rifiutarono i controlli antidoping negli spogliatoi un pò di tempo fà?
Se lo avessero fatto i ciclisti sarebbe venuto giù il mondo.
La popolarità di Gattuso è molto superiore a quella di un ciclista medio, eppure il signor Gattuso fa notizia solo quando corre per 90 minuti filati, in maniera, ne siamo certi, assolutamente limpida e candida.
Beninteso, i ciclisti non si sono ribellati al trattamento disumano che fondamentalmente si sono andati a cercare.
I controlli dell'ematocrito alle 6 di mattina negli alberghi prima della partenze delle corse non li hanno mica accettati altri sportivi, solo i ciclisti e la massa di incompetenti che dirige questo sport.
Il ciclismo si è liberamente scelta la sorte di zimbello e paraculo dello sport farmacologicamente alterato, è un ruolo che interpreta alla perfezione per la gioia di tanti tuttologi e sapientoni che firmano i loro articoli sui più importanti quotidiani o che blaterano in Tv.
La realtà sta in maniera molto diversa, quando non esisterà più il ciclismo bisognerà però trovare un'altra disciplina guidata da gente come Verbrugghen, McQuaid e Ceruti in Italia, personaggi così squallidi da sputtanare lo sport che dirigono solo per farsi belli, per far vedere che loro si, il doping lo combattono.
Con i risultati sotto gli occhi di tutti.
Andy
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Messaggio da Andy »

E per fortuna che doveva essere il nuovo paladino anti-doping :roll:

Basso frena: "Doping? Solo un tentativo
Non so di altri e voglio tornare a correre"

MILANO - "Non ho mai preso sostanze dopanti, non sono pentito e non so e non ho detto di nessun altro corridore". Il giorno dopo, Ivan Basso frena come in fondo a una ripida discesa. Frena e fa anche marcia indietro. Si difende, minimizza i suoi atti e anche il suo ruolo nell'inchiesta sul doping nel ciclismo. Lo fa con una conferenza stampa convocata questa mattina a Milano. Ma, contrariamente alle attese, il ciclista circoscrive moltissimo la sua ricostruzione: "Non ho mai assunto sostanze dopanti e non ho mai fatto emotrasfusione. Ho ammesso il tentativo di doping in vista del Tour e sono pronto a scontare la mia pena".

In sostanza, secondo il corridore varesino, il suo è stato solo un "tentato doping". Che non avrebbe inciso sulla validità delle sue vittorie. Ed eccola la spiegazione del suo "mezzo doping": "E' stata solo una debolezza, ma non ho mai commesso nulla di vietato, tutte le mie vittorie sono state ottenute in modo onesto".

Poi il racconto di come sono andate le cose nell'interrogatorio di ieri: "Non mi sono sentito con le spalle la muro - ha detto Basso -, ma è stata una mia decisione. La chiacchierata è stata molto cordiale, ho ammesso il tentativo solo di ciò che realmente mi veniva contestato ed ho risposto alle domande del procuratore legate ai particolari della vicenda".

Una cosa il ciclista vuole precisarla. E cioè di aver parlato solo della sua storia, senza tirare in ballo altre persone: "Ho ammesso solo le mie responsabilità, non mi è stato chiesto e comunque non ero a conoscenza di altri nomi di persone coinvolte. Dico questo anche per mettere fine alle voci che ci sono, io ho solo ammesso le mie responsabilità".

Affiancato dal suo avvocato, Massimo Martelli, Basso ha spiegato che "nella vita ci sono delle debolezze", ma ha ribadito di essere stato "sempre uno dei corridori più controllati e uno dei corridori modello per il profilo sanguigno". Il suo tentativo di doping è "una debolezza che rimarrà per tutta la vita, ma che intendo pagare per tornare a correre sereno".

Basso ha chiesto "rispetto" per questa sua decisione e si è detto convinto sia che i suoi tifosi capiranno, sia che non ci saranno ripercussioni sulle sue vittorie passate: "Non devo provare nessuna vergogna - ha detto - ho chiesto scusa e basta. Ho ottenuto tutte le mie vittorie in modo onesto e quindi nessuno mi ha mai contestato nè quanto fatto al Giro del 2006 nè tutti gli altri risultati della mia carriera". Infine la promessa: "Ho intenzione di tornare a fare il lavoro che amo, cioè correre in bicicletta, dopo aver scontato la mia squalifica".

Le parole di Basso sono accolte con soddisfazione dal presidente del Coni Gianni Petrucci che vede la decisione del cicilista come un aiuto al mondo del ciclismo: "E' la prima volta che un atleta decide di parlare".

In parole povere ha confessato un tentativo di doping #103#

Ciao
Andy
Ultima modifica di Andy il mar mag 08, 2007 1:58 pm, modificato 1 volta in totale.
danser
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Messaggio da danser »

Andy ha scritto:E per fortuna che doveva essere il nuovo paladino anti-doping :roll:


Già, e la barzelletta continua. #103# #103#
Andy
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Messaggio da Andy »

Avvertite Cannavò!! Oggi ha pubblicato un articolo veramente commovente dal titolo "Quella voglia di tendergli la mano" roba da far impallidire De Amicis #103#

Ciao
Andy
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laplaz
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Messaggio da laplaz »

Mamma mia, che brutta cosa che ha fatto Basso, proprio brutta #1#
Conferenza stampa per dire che non si è mai dopato, ma è stata solo una debolezza dare le proprie sacche di sangue a Fuentes :o
Santo cielo, sono allibito, Basso di nome, ma anche di fatto, un piccolo uomo, o come diceva Sciascia "un quaquaraquà" :roll:
Ha confessato solo perchè con le spalle al muro, ed ora si inventa la storia che non ha mai fatto uso di doping, e che non intende fare nomi di altri corridori, perchè non ne conosce :o
Incredibile, Basso con questa conferenza stampa offende la nostra intelligenza, ed offende il ciclismo. Sì, il ciclismo, lo sport che lui sostiene di amare, ma che intende sfruttare come un pu..ana, perchè pur sapendo che il sistema è marcio, non gli salta nemmeno per la testa di contribuire a pulirlo, ma vuole solo rimanervi al margine per un paio di anni, per poi essere sicuro di poter rientrare nel branco ben accolto, perchè se non sputtani nessuno allora ti riprendono volentieri, ma se invece fai nomi e cognomi...
Questo significa amare il ciclismo? O forse significa sfruttarlo. #103#
Tristezza enorme, sono indignato.
Ripensaci Basso, sei ancora in tempo, dai alla magistratura quello di cui ha bisogno, solo allora potrai ritrovare la dignità che hai appena gettato nel cesso.
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Messaggio da Mp1 »

micky ha scritto:Del resto, se proprio devo essere onesto, quando hai questi "trattori" che salgono su a medie impressionanti dominando intere corse, lo spettacolo, dal mio punto di vista, scompare. I tour vinti da Armstrong sono stati quanto di più noioso si potesse vedere: mai una sorpresa, mai un cedimento da parte sua, era solo un aspettare per vedere quanto duravano gli altri prima di cedere. Per me il ciclismo è (o era?) sofferenza, eroismo, passione. Ormai vedi dei robot, di umano non c'è più nulla!

Xk quando c'era Coppi era un ciclismo pulito? Quando c'era Merckx? Quando c'era Bugno?
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Messaggio da vamosrafael »

laplaz ha scritto:Mamma mia, che brutta cosa che ha fatto Basso, proprio brutta #1#
Conferenza stampa per dire che non si è mai dopato, ma è stata solo una debolezza dare le proprie sacche di sangue a Fuentes :o
Santo cielo, sono allibito, Basso di nome, ma anche di fatto, un piccolo uomo, o come diceva Sciascia "un quaquaraquà" :roll:
Ha confessato solo perchè con le spalle al muro, ed ora si inventa la storia che non ha mai fatto uso di doping, e che non intende fare nomi di altri corridori, perchè non ne conosce :o
Incredibile, Basso con questa conferenza stampa offende la nostra intelligenza, ed offende il ciclismo. Sì, il ciclismo, lo sport che lui sostiene di amare, ma che intende sfruttare come un pu..ana, perchè pur sapendo che il sistema è marcio, non gli salta nemmeno per la testa di contribuire a pulirlo, ma vuole solo rimanervi al margine per un paio di anni, per poi essere sicuro di poter rientrare nel branco ben accolto, perchè se non sputtani nessuno allora ti riprendono volentieri, ma se invece fai nomi e cognomi...
Questo significa amare il ciclismo? O forse significa sfruttarlo. #103#
Tristezza enorme, sono indignato.
Ripensaci Basso, sei ancora in tempo, dai alla magistratura quello di cui ha bisogno, solo allora potrai ritrovare la dignità che hai appena gettato nel cesso.


Quoto anzi stra-quoto!
confesso che per un minuto, nel momento in cui avevo letto dell'intenzione di Basso di collaborare, ho provato simpatia e quasi compensione per lui...ma la conferenza stampa di oggi mi ha deluso terribilmente.
Una colossale presa per i fondelli...non conosco nessuno che si dopi, io non mi dopo, per caso ho incontrato Fuentes, mi sono fatto prelevarie 7 sacche di sangue però non le ho utilizzate...
Una farsa squallida e avvilente.
Basso è un individuo totalmente privo di dignità!
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Messaggio da laplaz »

Clicca

Orribile #1#
Pararsi il cu.o, ecco a cosa serviva la conferenza stampa.
Vergognoso.

Quello sopra è un estratto, questa è la versione integrale: Clicca
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laplaz
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Messaggio da laplaz »

Ed ecco le dichiarazioni inopinate di Riis, che ricordo ha vinto un Tour de France con l'ematocrito a 60, oltre ad essere un amante della cyclette notturna, proprio come Berzin :roll:

Bjarne Riis, il direttore sportivo di Basso alla Csc, non teme di venire coinvolto dalle dichiarazioni del ciclista varesino. "Non avevo la possibilità di sapere ciò che stava accadendo - ha spiegato al quotidiano danese Bt. - Solo Ivan lo sa. Certo, se ci accuseranno di qualcosa dovremo agire. Non ho paura della sua collaborazione con le autorità italiane, certamente sono deluso, ma non posso fare molto al momento. Lui ed io abbiamo seguito strade diverse. Quando era nella mia squadra è stato controllato in tutte le maniere, in modo rigoroso. Per quello che mi riguarda, ho la coscienza a posto".

Quando leggo queste cose rimango allibito... #1#
Ultima modifica di laplaz il mer mag 09, 2007 11:57 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Mp1 »

Il signor Scarponi non era lo stesso che era favorevole a fare l'esame del Dna?
Ha ammesso di essersi dopato.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Pippo and Potito ha scritto:Onore a Gilberto Simoni e al ciclismo pulito.


E chi l'ha detto che Simoni è pulito? Forse è più intelligente degli altri, e non è si è mai fatto beccare. Non ci credo più alle favolette dei ciclisti.
Anche Basso era pulito, anche Pantani, anche Frigo, anche Scarponi, anche Landis... devo continuare all'infinito?

Quoto in pieno il discorso di Uglygeek. Il ciclismo è così schifoso che tanto varrebbe dare il premio al medico che trova il sangue più performante. Maglia gialla al vincitore del Tour e maglia rossa al suo medico. Un po' come i meccanici e la Ferrari; se sono veloci al cambio gomme anche a loro va il merito della vittoria.

Sport che amavo e che ora mi fa vomitare.
Ma per i romantici le grandi scalate sono sempre grandi scalate.
Buon per loro.
Excellent, Smithers.
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Messaggio da laplaz »

Da Gazzetta.it

Basso: "Sono stato un pirla. Chiedo scusa a tutti"

Lo sfogo del varesino: "Non mi sono piaciuto nella conferenza, non sono riuscito a scusarmi. Dovevo confessare un anno fa, ho nascosto tutto pure alle persone più care. Adesso voglio riconquistare la fiducia di chi credeva in me"

MILANO, 11 maggio 2007 - Sapete cosa succede a un uomo che sbaglia, nasconde il suo errore, poi torna sui suoi passi ma non riesce più a essere credibile? Succede che si ritrova nudo e insicuro. Frastornato dagli eventi, cerca una via d’uscita e rischia di sbagliare ancora. Succede così a Ivan Basso. Era la faccia più affidabile dello sport, ci ha raccontato una grande bugia, lo ha ammesso e gli abbiamo teso la mano, ma nella conferenza stampa ha deluso anche se stesso e ci soffre. "Mi sono rivisto in tv e non mi sono riconosciuto — dice Basso raccontandoci il suo disagio —. Sono sembrato arrogante? Non lo sono mai stato. Ero terribilmente a disagio. Volevo chiedere scusa a tutti quelli che hanno creduto in me. Dovevo chiedere uno 'scusa' grande così e non ci sono riuscito. E’ che mi sono sentito aggredito. C’erano 150 giornalisti, ero tiratissimo, non ero io". Lunedì Ivan Basso si è presentato, volontariamente, alla Procura antidoping del Coni, per confessare: "Birillo sono io, quelle sacche di sangue sono mie". Per molti mesi si era trincerato dietro una difesa strenua. Ha provato a nascondere a tutti la frequentazione con un medico spagnolo legato a filo doppio con la filosofia del doping.
UN PESO - Ettore Torri, il nuovo capo della Procura antidoping, è però tornato alla carica con prove così evidenti che Ivan non ha avuto scelta. "Avrei potuto evitare il confronto, avrei potuto eccepire su tutto, tirarla per le lunghe e continuare a correre, ma non ce la facevo più. Avevo bisogno di liberarmi di un peso — spiega Basso —. Anzi, avrei dovuto farlo molto prima. Avrei dovuto raccontare tutto già nel giugno dello scorso anno". La confessione di Basso è stata, comunque, un fatto clamoroso. Nessun numero uno dello sport aveva mai ammesso le sue colpe così rapidamente davanti alla giustizia sportiva. Ci è sembrato un piccolo grande passo avanti.
NON HA CONVINTO - La conferenza stampa di martedì a Milano è apparsa invece un salto all’indietro. Basso non è stato convincente. "È questo che non mi fa stare sereno. Il fatto è che ho detto esattamente quello che è nei verbali. Io quel sangue versato a Madrid non l’ho mai utilizzato. E il famoso Kalc, il presunto galoppino che portava le sacche alle corse, non so nemmeno chi sia. Al procuratore ho detto tutto quello che so, ma certi nomi io non li avevo mai sentiti nominare. Ho sbagliato, lo ammetto, ma adesso come posso fare a riconquistare la fiducia? Quello che ho detto in conferenza stampa è quello che ho detto a Torri. Io sono esattamente quello che la gente pensava che fossi. Sono soltanto un uomo che ha sbagliato. Tutto qui".
LE SACCHE - Continua a risultare poco chiaro che un atleta così, uno che fin da ragazzino dominava il suo sport, debba rivolgersi a Fuentes. "Sono stato un pirla — commenta —. Un Pirla con la p maiuscola. Ho pensato che prima poi mi sarebbero servite quelle sacche. Ho provato e solo adesso capisco quanto ho sbagliato. E’ giusto che io paghi il prezzo del mio errore. Non cerco sconti".
BRUTTA PAGINA - Perché negare l’evidenza, perché nascondersi dietro un "Birillo"? «Perché ad un certo punto negavo la verità anche a me stesso. E’ difficile crederci, ma questa brutta pagina l’ho nascosta anche alle persone che ho più care. Sono un uomo di grandi principi e forse nel mio inconscio non ho mai accettato quei viaggi a Madrid. Ecco perché voglio chiedere scusa a tutti quelli che hanno avuto fiducia in me. So che non sarà facile riconquistarla ma ci voglio almeno provare. E se possibile vorrei rassicurare quelli che si sono emozionati per me. Le mie vittorie sono vere, me le sono conquistate soffrendo per questo sport in ogni secondo della mia vita. Ho vinto e rivinto in bici da quando avevo 6 anni e nei miei risultati non c’è doping".
MISSIONE - E’ vero, Ivan ha trovato il suo talento nella culla e lo ha coltivato con impegno. Un atleta con il suo motore e la sua lucida determinazione potrebbe paradossalmente essere vittima del doping facile e poco rintracciabile. A parità di condizioni, sarebbe stato comunque il primo della classe. Proprio per questo dovrebbe essere in prima fila nella lotta al cancro dello sport. Questa dovrebbe essere la sua missione. "Mi prenderò una lunga vacanza con la famiglia. Mia moglie e i miei figli sono la mia vita. Con loro cercherò di ritrovare serenità e poi tornerò in bici, perché anche quella è la mia vita".


Ormai ha perso la trebisonda, più parla e più peggiora le cose #1#
VamosR
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micky ha scritto:
Marco Rodella ha scritto:
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"Prima si parlava di chi si dopava e chi no, ora si parla di chi viene beccato e chi no " #1#


Ci siamo mai chiesti perchè ne beccano così tanti solo nel ciclismo ? Non è che, al di là che forse ci sono più dopati che in altri sport, si fanno più controlli che in altri sport ? (ogni riferimento al calcio è puramente voluto)


Quello è sicuro, come è sicuro che nel calcio vengono beccati sempre quelli delle squadre medio/piccole.

Però veramente, coi ragionamenti del tipo "perchè noi ciclisti sì e gli altir no?" si vogliono solo scansare le responsabilità. Iniziamo noi tifosi a chiedere PULIZIA senza difendere l'idolo di turno, che si chiami Pantani o Basso o Simoni. Solo così si può ottenere uno sport più umano... io quando vedo corridori che con 2000 km già sulle gambe si fanno nello stesso gg 5 passi di montagna ad una media di 30 all'ora, mi rendo conto che NON E' UMANO!


D'accordo al 1000% con te, ma attenzione : sai cosa succede se domani mattina fanno la stessa tappa a 20 km/h di media ? Che metà o più dei "tifosi" diranno : "Però, che pippe questi qua".
E, sia ben chiaro, col mio discorso non voglio difendere nè Basso nè nessun altro, anzi : il fatto che ora vengano fuori discorsi del tipo "non lasciamolo solo" ecc. mi fanno ridere. Lui si è sottoposto a certe pratiche ben sapendo a cosa poteva andare incontro, non stiamo parlando di un interdetto obbligato a fare certe cose. L'unica cosa che mi auguro è che vengano fuori più nomi possibili, a partire da quel piccolo uomo di Rijs che, oltre ad essere un bel dopatone lui quando correva, ora sembra cadere dalle nuvole.


Anche quello è vero... purtroppo è il risultato dello sport-business e vale per OGNI sport fagocitato dai soldi. Del resto non mi spiego l'aumento costante delle medie orarie se non con il progresso della cosiddetta "medicina sportiva". Sì, i materiali rispetto a 20 anni fa hanno influito, ma ormai la loro incidenza nell'aumento delle prestazioni è relativa.

Del resto, se proprio devo essere onesto, quando hai questi "trattori" che salgono su a medie impressionanti dominando intere corse, lo spettacolo, dal mio punto di vista, scompare. I tour vinti da Armstrong sono stati quanto di più noioso si potesse vedere: mai una sorpresa, mai un cedimento da parte sua, era solo un aspettare per vedere quanto duravano gli altri prima di cedere. Per me il ciclismo è (o era?) sofferenza, eroismo, passione. Ormai vedi dei robot, di umano non c'è più nulla!

Ed è tutto il sistema dalle fondamenta ad essere sbagliato, quando andavo a scuola conoscevo un paio di persone che, arrivate al punto di gareggiare ad alti livelli, hanno smesso perchè non volevano rovinarsi.


La cosa che mi ha dato più fastidio però in questi ultimi anni è che Armsrong ha potuto dominare per ben 7 anni senza che succedesse assolutamente niente!!! Smette lui e succede il finimondo, Basso, Ullrich, Landis solo per citare i più famosi... Eppure faceva quasi fastidio vedere l'americano che sembrava quasi andasse in moto,senza soffrire, TROPPO superiore rispetto a tutti gli altri, come era troppo evidente la superiorità di Basso l'anno scorso o Pantani al giro del 1999, quando nella tappa di Madonna di campiglio (quella che ha vinto prima di essere beccato) con una pendenza di meno del 5% fora all'inizio della salita, riparte da ultimo e poi inizia a passarli tutti come birilli al doppio della velocità!
Certo, ci appassioniamo tutti a queste imprese ma purtroppo sono troppo belle per essere vere...
Il ciclismo è marcio fino all'osso e purtroppo sì, di umano non c'è più nulla... te li faccio anch'io se vuoi 200km di bici (a metà della loro media :P ), ma il giorno dopo non mi chiedi di rimontare in bici...
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laplaz ha scritto:Da Gazzetta.it

Basso: "Sono stato un pirla. Chiedo scusa a tutti"

Lo sfogo del varesino: "Non mi sono piaciuto nella conferenza, non sono riuscito a scusarmi. Dovevo confessare un anno fa, ho nascosto tutto pure alle persone più care. Adesso voglio riconquistare la fiducia di chi credeva in me"

MILANO, 11 maggio 2007 - Sapete cosa succede a un uomo che sbaglia, nasconde il suo errore, poi torna sui suoi passi ma non riesce più a essere credibile? Succede che si ritrova nudo e insicuro. Frastornato dagli eventi, cerca una via d’uscita e rischia di sbagliare ancora. Succede così a Ivan Basso. Era la faccia più affidabile dello sport, ci ha raccontato una grande bugia, lo ha ammesso e gli abbiamo teso la mano, ma nella conferenza stampa ha deluso anche se stesso e ci soffre. "Mi sono rivisto in tv e non mi sono riconosciuto — dice Basso raccontandoci il suo disagio —. Sono sembrato arrogante? Non lo sono mai stato. Ero terribilmente a disagio. Volevo chiedere scusa a tutti quelli che hanno creduto in me. Dovevo chiedere uno 'scusa' grande così e non ci sono riuscito. E’ che mi sono sentito aggredito. C’erano 150 giornalisti, ero tiratissimo, non ero io". Lunedì Ivan Basso si è presentato, volontariamente, alla Procura antidoping del Coni, per confessare: "Birillo sono io, quelle sacche di sangue sono mie". Per molti mesi si era trincerato dietro una difesa strenua. Ha provato a nascondere a tutti la frequentazione con un medico spagnolo legato a filo doppio con la filosofia del doping.
UN PESO - Ettore Torri, il nuovo capo della Procura antidoping, è però tornato alla carica con prove così evidenti che Ivan non ha avuto scelta. "Avrei potuto evitare il confronto, avrei potuto eccepire su tutto, tirarla per le lunghe e continuare a correre, ma non ce la facevo più. Avevo bisogno di liberarmi di un peso — spiega Basso —. Anzi, avrei dovuto farlo molto prima. Avrei dovuto raccontare tutto già nel giugno dello scorso anno". La confessione di Basso è stata, comunque, un fatto clamoroso. Nessun numero uno dello sport aveva mai ammesso le sue colpe così rapidamente davanti alla giustizia sportiva. Ci è sembrato un piccolo grande passo avanti.
NON HA CONVINTO - La conferenza stampa di martedì a Milano è apparsa invece un salto all’indietro. Basso non è stato convincente. "È questo che non mi fa stare sereno. Il fatto è che ho detto esattamente quello che è nei verbali. Io quel sangue versato a Madrid non l’ho mai utilizzato. E il famoso Kalc, il presunto galoppino che portava le sacche alle corse, non so nemmeno chi sia. Al procuratore ho detto tutto quello che so, ma certi nomi io non li avevo mai sentiti nominare. Ho sbagliato, lo ammetto, ma adesso come posso fare a riconquistare la fiducia? Quello che ho detto in conferenza stampa è quello che ho detto a Torri. Io sono esattamente quello che la gente pensava che fossi. Sono soltanto un uomo che ha sbagliato. Tutto qui".
LE SACCHE - Continua a risultare poco chiaro che un atleta così, uno che fin da ragazzino dominava il suo sport, debba rivolgersi a Fuentes. "Sono stato un pirla — commenta —. Un Pirla con la p maiuscola. Ho pensato che prima poi mi sarebbero servite quelle sacche. Ho provato e solo adesso capisco quanto ho sbagliato. E’ giusto che io paghi il prezzo del mio errore. Non cerco sconti".
BRUTTA PAGINA - Perché negare l’evidenza, perché nascondersi dietro un "Birillo"? «Perché ad un certo punto negavo la verità anche a me stesso. E’ difficile crederci, ma questa brutta pagina l’ho nascosta anche alle persone che ho più care. Sono un uomo di grandi principi e forse nel mio inconscio non ho mai accettato quei viaggi a Madrid. Ecco perché voglio chiedere scusa a tutti quelli che hanno avuto fiducia in me. So che non sarà facile riconquistarla ma ci voglio almeno provare. E se possibile vorrei rassicurare quelli che si sono emozionati per me. Le mie vittorie sono vere, me le sono conquistate soffrendo per questo sport in ogni secondo della mia vita. Ho vinto e rivinto in bici da quando avevo 6 anni e nei miei risultati non c’è doping".
MISSIONE - E’ vero, Ivan ha trovato il suo talento nella culla e lo ha coltivato con impegno. Un atleta con il suo motore e la sua lucida determinazione potrebbe paradossalmente essere vittima del doping facile e poco rintracciabile. A parità di condizioni, sarebbe stato comunque il primo della classe. Proprio per questo dovrebbe essere in prima fila nella lotta al cancro dello sport. Questa dovrebbe essere la sua missione. "Mi prenderò una lunga vacanza con la famiglia. Mia moglie e i miei figli sono la mia vita. Con loro cercherò di ritrovare serenità e poi tornerò in bici, perché anche quella è la mia vita".


Ormai ha perso la trebisonda, più parla e più peggiora le cose #1#

Oddio ma che sta combinando..... :(
E' palesemente in totale confusione....qui però l'ho visto veramente sincero...sono un suo tifoso e mi dispiace che sia in questa situazione.
Ma, davvero, faccia 'sti nomi xchè 'sto muro non lo sopportiamo più.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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monty.burns ha scritto:
Pippo and Potito ha scritto:Onore a Gilberto Simoni e al ciclismo pulito.


E chi l'ha detto che Simoni è pulito? Forse è più intelligente degli altri, e non è si è mai fatto beccare. Non ci credo più alle favolette dei ciclisti.
Anche Basso era pulito, anche Pantani, anche Frigo, anche Scarponi, anche Landis... devo continuare all'infinito?

Quoto in pieno il discorso di Uglygeek. Il ciclismo è così schifoso che tanto varrebbe dare il premio al medico che trova il sangue più performante. Maglia gialla al vincitore del Tour e maglia rossa al suo medico. Un po' come i meccanici e la Ferrari; se sono veloci al cambio gomme anche a loro va il merito della vittoria.

Sport che amavo e che ora mi fa vomitare.
Ma per i romantici le grandi scalate sono sempre grandi scalate.
Buon per loro.


Simoni è stato trovato positivo alla cocaina cmq...
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Messaggio da monty.burns »

VamosR ha scritto:
monty.burns ha scritto:
Pippo and Potito ha scritto:Onore a Gilberto Simoni e al ciclismo pulito.


E chi l'ha detto che Simoni è pulito? Forse è più intelligente degli altri, e non è si è mai fatto beccare. Non ci credo più alle favolette dei ciclisti.
Anche Basso era pulito, anche Pantani, anche Frigo, anche Scarponi, anche Landis... devo continuare all'infinito?

Quoto in pieno il discorso di Uglygeek. Il ciclismo è così schifoso che tanto varrebbe dare il premio al medico che trova il sangue più performante. Maglia gialla al vincitore del Tour e maglia rossa al suo medico. Un po' come i meccanici e la Ferrari; se sono veloci al cambio gomme anche a loro va il merito della vittoria.

Sport che amavo e che ora mi fa vomitare.
Ma per i romantici le grandi scalate sono sempre grandi scalate.
Buon per loro.


Simoni è stato trovato positivo alla cocaina cmq...



Appunto. Gran bella persona. Quale bravo cittadino non sniffa un po' ogni tanto?
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Messaggio da Andy »

ROMA - Basso cotretto a fare retromarcia per paura nella vicenda del doping. Lo dice il procuratore antidoping Ettore Torri: "Nel primo interrogatorio Basso aveva negato tutto, nel secondo ha cominciato a parlare e ha ammesso una parte delle sue responsabilità. Aveva detto che era disposto a fare nomi, cosa che doveva avvenire nel terzo interrogatorio. Sarà stato costretto a fare retromarcia". Secondo il magistrato, dietro alla collaborazione annunciata e poi in parte ritrattata del corridore varesino coinvolto nello scandalo doping spagnolo ci potrebbero essere pressioni esterne. "Hanno paura di perdere il lavoro - ha spiegato Torri - e temono anche danni fisici questi ciclisti. Perchè nelle corse la cosa più facile è finire dentro un fosso...". :o

"La prima fase dell'inchiesta si è chiusa e il risultato è meno brillante di quello che ci aspettavamo. Il materiale sarebbe sufficiente per il deferimento, ma abbiamo deciso di rinviarlo". Anche Scarponi (l'altro corridore coinvolto) non verrà deferito. Torri ha spiegato che il deferimento viene rinviato per attivare la piena collaborazione con le procure coinvolte nelle indagini sul doping. Deferito, invece, il presunto "corriere" Kalc, che ha comunicato che non tornerà più davanti alla Procura antidoping.

Ciao
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Messaggio da laplaz »

Andy ha scritto:ROMA - Basso cotretto a fare retromarcia per paura nella vicenda del doping. Lo dice il procuratore antidoping Ettore Torri: "Nel primo interrogatorio Basso aveva negato tutto, nel secondo ha cominciato a parlare e ha ammesso una parte delle sue responsabilità. Aveva detto che era disposto a fare nomi, cosa che doveva avvenire nel terzo interrogatorio. Sarà stato costretto a fare retromarcia". Secondo il magistrato, dietro alla collaborazione annunciata e poi in parte ritrattata del corridore varesino coinvolto nello scandalo doping spagnolo ci potrebbero essere pressioni esterne. "Hanno paura di perdere il lavoro - ha spiegato Torri - e temono anche danni fisici questi ciclisti. Perchè nelle corse la cosa più facile è finire dentro un fosso...". :o

"La prima fase dell'inchiesta si è chiusa e il risultato è meno brillante di quello che ci aspettavamo. Il materiale sarebbe sufficiente per il deferimento, ma abbiamo deciso di rinviarlo". Anche Scarponi (l'altro corridore coinvolto) non verrà deferito. Torri ha spiegato che il deferimento viene rinviato per attivare la piena collaborazione con le procure coinvolte nelle indagini sul doping. Deferito, invece, il presunto "corriere" Kalc, che ha comunicato che non tornerà più davanti alla Procura antidoping.

Ciao
Andy


Francamente tutto ciò era già chiaro dopo la conferenza stampa farlocca di Basso, questa è solo una conferma.
Tristezza #1#

Edit: ci metto anche il carico

ROMA - Il procuratore antidoping del Coni Ettore Torri spiega perche' a suo parere Ivan Basso ha fatto marcia indietro dopo aver deciso di collaborare: "Basso ha paura che gli venga tolto il Giro del 2006, che e' una cosa a cui tiene molto - ha detto Torri - E poi c'e'
la famiglia". Torri ha comunque detto che Basso aveva deciso di parlare ''per convenienza'', perche' pensava di ottenere uno sconto di pena. (Agr)


MILANO - La Guardia Civil, la polizia spagnola, confermerebbe che Alejandro Valverde e' coinvolto a pieno titolo nell'Operacion Puerto, nascosto dal numero '18' e dalla sigla ''Valv-Piti''. Lo riferisce il sito tuttobiciweb.it che ha raccolto indiscrezioni fatte dalla polizia spagnola al quotidiano L'Equipe. (Agr)
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Messaggio da sirol »

... e intanto sembra che sia coinvolto nell'Operacion puerto anche il ciclista spagnolo Alejandro Valverde. #1# #104# #1#
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Messaggio da uglygeek »

Non capisco... sono giorni che la stampa scrive che i ciclisti hanno paura di parlare perche' temono di finire in un fosso. E nessuno dal mondo del ciclismo che dica "ma no... certo se parli non ti fai tanti amici nel gruppo, ma da li' al tentato omicidio... non scherziamo!"

Perche' a mandare un ciclista in un fosso c'e' il rischio concreto di ammazzarlo. Quanti ciclisti professionisti sono pronti all'omicidio per garantire l'omerta'? Ci sono stati gia' casi di lesioni serie procurate per vendetta, causando una caduta durante una corsa?
Che razza di delinquenti sono questi che corrono in bicicletta? Altro che doping... E il popolo coglione sulle strade ad applaudirli.
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uglygeek ha scritto:Non capisco... sono giorni che la stampa scrive che i ciclisti hanno paura di parlare perche' temono di finire in un fosso. E nessuno dal mondo del ciclismo che dica "ma no... certo se parli non ti fai tanti amici nel gruppo, ma da li' al tentato omicidio... non scherziamo!"

Perche' a mandare un ciclista in un fosso c'e' il rischio concreto di ammazzarlo. Quanti ciclisti professionisti sono pronti all'omicidio per garantire l'omerta'? Ci sono stati gia' casi di lesioni serie procurate per vendetta, causando una caduta durante una corsa?
Che razza di delinquenti sono questi che corrono in bicicletta? Altro che doping... E il popolo *fessacchiotto* sulle strade ad applaudirli.

quest'anno mi sono ripromesso di non guardare neanche un Km tra Giro, Tour, Vuelta e Mondiale
e mi fa male, perchè era il mio sport preferito #1#
prematurata la supercazzola o scherziamo?
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Messaggio da laplaz »

uglygeek ha scritto:Non capisco... sono giorni che la stampa scrive che i ciclisti hanno paura di parlare perche' temono di finire in un fosso. E nessuno dal mondo del ciclismo che dica "ma no... certo se parli non ti fai tanti amici nel gruppo, ma da li' al tentato omicidio... non scherziamo!"

Perche' a mandare un ciclista in un fosso c'e' il rischio concreto di ammazzarlo. Quanti ciclisti professionisti sono pronti all'omicidio per garantire l'omerta'? Ci sono stati gia' casi di lesioni serie procurate per vendetta, causando una caduta durante una corsa?
Che razza di delinquenti sono questi che corrono in bicicletta? Altro che doping... E il popolo *fessacchiotto* sulle strade ad applaudirli.


Mafia, nel ciclismo c'è la mafia, non si può definire altrimenti.
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Messaggio da laplaz »

Non che ormai ci sia da stupirsi di qualcosa, ma questa è l'ultima bella notizia.

Da Gazzetta.it:

ROMA, 16 maggio 2007 - Diventa sempre più pesante la posizione di Ivan Basso. Questa mattina, al più tardi domani, il pm della Procura di Roma, Paolo Ferraro, iscriverà il suo nome nel registro degli indagati per violazione della legge 376/2000 (antidoping). Con lui saranno iscritti anche Michele Scarponi e Alessandro Kalc. Per Basso la vicenda sportiva (e l'eventuale riduzione di pena) si allontana dopo che la Procura di Bergamo ha fatto avere al Procuratore antidoping Ettore Torri le carte della magistratura tedesca che — con i carabinieri del Nas di Brescia — sta lavorando su un traffico internazionale di sostanze dopanti. Dalle carte emergerebbe la presenza di Ivan Basso, Jan Ullrich e del medico spagnolo Eufemiano Fuentes in un albergo di Friburgo alla vigilia del Giro 2006. E Basso di questo incontro non ha mai detto nulla.

AVVISI DI GARANZIA - La Procura di Roma è pronta a emettere gli avvisi di garanzia che dovrebbero riguardare anche un nutrito numero di corridori stranieri inseriti negli elenchi di Operacion Puerto. Tra questi José «Bufalo» Gutierrez (2º al Giro 2006), Botero, Sanchez, Serrano, Baranowski, Paulinho, Ribeiro, Contador e Gonzalez, più la sorella di Fuentes, Yolanda, che avrebbe avuto un ruolo importantissimo nel trasporto di sacche di sangue e nei rapporti tra il fratello e i corridori impegnati nelle gare in Italia. Per tutti, avvisi di reato in base alla legge 376/2000 per “aver commesso un reato sul territorio italiano”.
Anche Eufemiano Fuentes potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati per violazione della legge antidoping, ma nel suo caso si tratta di un reato commesso all’estero nei confronti di cittadini italiani (i prelievi di sangue a Madrid per le emotrasfusioni di Basso e Scarponi), reato per il quale è sempre competente la Procura di Roma.

DIETROFRONT DI KALC - Il dirigente Alessandro Kalc ha fatto sapere di non avere interesse di farsi sentire dalla Procura antidoping. Rischia una proposta di radiazione da parte della Procura e sicuramente il suo nome è destinato ad essere inserito nella lista delle persone con i quali i tesserati hanno il divieto di avere rapporti: sei mesi di squalifica in caso di violazione. Kalc ha probabilmente deciso di non "tradire" la fiducia che riponeva in lui il medico Fuentes che ne aveva fatto uno dei suoi corrieri.

PROCURE AL LAVORO - Il capo dell’antidoping, Ettore Torri, ha incontrato ieri il pm di Roma Paolo Ferraro che da tempo indaga sul doping nel ciclismo e che avrebbe già programmato il lavoro con i carabinieri del Nas (al suo fianco nell’operazione Oil for drugs). Ferraro dovrebbe già avere in mano le carte dell’Operacion Puerto e l’elenco delle persone da indagare. Anche la Procura di Bergamo dovrebbe partire con le sue indagini e, dopo aver già iscritto Basso nel registro degli indagati, aspetta di chiamare il corridore per sentirlo anche nell’ambito del lavoro della polizia tedesca e sulle carte che il pm Maria Cristina Rota ha ricevuto da Torri. Infine, per stessa ammissione di Torri, anche la Procura di Lucca si è attivata, ma in questo caso l’attenzione del magistrato toscano è riservata alla posizione di un medico il cui nome è fatto dallo stesso Fuentes in un fax ai suoi collaboratori: Luigi Cecchini.
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Messaggio da Nickognito »

laplaz ha scritto:
Mafia, nel ciclismo c'è la mafia, non si può definire altrimenti.


beh, scusate ma la mafia impera negli sport dove non beccano (quasi) nessuno.
nel ciclismo c'è la lotta alla mafia, e la mafia resiste, ma è già qualcosa...
se ne parla, si interviene, si disapprova, si squalifica ,etc..
Molto piu' preoccupante dove non se ne parla

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Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
laplaz ha scritto:
Mafia, nel ciclismo c'è la mafia, non si può definire altrimenti.


beh, scusate ma la mafia impera negli sport dove non beccano (quasi) nessuno.
nel ciclismo c'è la lotta alla mafia, e la mafia resiste, ma è già qualcosa...
se ne parla, si interviene, si disapprova, si squalifica ,etc..
Molto piu' preoccupante dove non se ne parla

c.

Il ciclismo non lotta contro il doping. L'UCI ha fatto subito sapere a Basso che se parlava peggiorava la situazione. In molti casi corridori dopati come Basso passano tutti i controlli antidoping e vengono poi scoperti da indagini extra-ciclistiche, a volte condotte dalla vera magistratura.
Il fatto che ne trovino di piu' e' solo perche' nel ciclismo il doping e' endemico, ma sempre un ambiente mafioso rimane.
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Messaggio da Mont Ventoux »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:
laplaz ha scritto:
Mafia, nel ciclismo c'è la mafia, non si può definire altrimenti.


beh, scusate ma la mafia impera negli sport dove non beccano (quasi) nessuno.
nel ciclismo c'è la lotta alla mafia, e la mafia resiste, ma è già qualcosa...
se ne parla, si interviene, si disapprova, si squalifica ,etc..
Molto piu' preoccupante dove non se ne parla

c.

Il ciclismo non lotta contro il doping. L'UCI ha fatto subito sapere a Basso che se parlava peggiorava la situazione. In molti casi corridori dopati come Basso passano tutti i controlli antidoping e vengono poi scoperti da indagini extra-ciclistiche, a volte condotte dalla vera magistratura.
Il fatto che ne trovino di piu' e' solo perche' nel ciclismo il doping e' endemico, ma sempre un ambiente mafioso rimane.

Quante firme hai raccolto nella tua petizione per l'"abolizione del ciclismo"?
Come va la raccolta?
Fortuna che ci sei tu ad insegnarci come si lotta contro il doping.
Dai, illuminaci sulla strada dello sport redento, dacci un saggio di moralità in questo Giro di sporcizia e letame.
Si trova solo dove si cerca, caro Geek, tu continua pure a sbraitare da buon filisteo che non vede mezzo centimetro oltre il proprio naso e se la prende solo con i fessi, riuscendo nell'impresa di farsi più fesso.
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Messaggio da Mp1 »

Giambi (quasi) come Basso

NEW YORK, 20 maggio 2007 - Jason Giambi sembra Ivan Basso: ricco, bello, famoso e con un alone di colpevolezza a sporcargli l’immagine da vincente. Sono caduti (sembra) nello stesso errore: un ammiccamento a certe sostanze proibite. In Europa Giambi lo conoscono in pochi; in America è un campione del baseball, celebre almeno come un giocatore della nostra Nazionale di calcio. Basso ha fatto delle ammissioni, poi una retromarcia, ma verrà squalificato. Giambi sta ancora giocando, nonostante certe frasi pesanti di autocolpevolezza pronunciate pochi giorni fa. Il mondo, evidentemente, non ha standard uguali e non solo nello sport.
IL CASO BONDS - La storia è questa: tre anni fa dei giornalisti del San Francisco Chronicle scrissero che Giambi di fronte a un Grand Jury che indagava sull’Affare Balco aveva ammesso di fare uso di steroidi. Per capire, era la stessa indagine che investigava Barry Bonds, l’uomo dei record dei fuoricampo, accusato di avere "taroccato" le imprese sportive grazie all’uso di sostanze illecite. Pubblicamente, non c’è mai stata una sentenza di colpevolezza, nessuno degli indagati ha mai fallito un test: esistono solo questi stralci di verità strappati ai segreti istruttori (tutto il mondo è paese) e il sospetto della gente che ha già emesso verdetti definitivi. In tutti gli stadi, Bonds riceve oggi bordate di fischi e qualche lancio di siringa. Con Giambi, il pubblico, chissà perché, è meno duro.
L'AMMISSIONE - Mercoledì il giocatore dei New York Yankees, improvvisamente, forse per togliersi un peso dalla coscienza, ha fatto delle rivelazioni al giornale "Usa Today". Non ha mai pronunciato la parola "steroidi", ma "stuff" molto generica, che si potrebbe tradurre come "roba". Le frasi sono queste, giudicate voi: "Steroidi e tutto il resto sono stati parte di una certa storia. Ma era un argomento che tutti volevano evitare. Nessuno voleva parlarne. Io ho sbagliato a usare quella roba. Ciò che avremmo dovuto fare un bel po’ di tempo fa era di alzarci in piedi, giocatori, proprietari, tutti, e dire: 'Abbiamo sbagliato'".
TUTTO PERDONATO - Sono dichiarazioni inequivocabili di colpevolezza. Non ci sarebbe molto da aggiungere, ma Giambi continua a giocare per gli Yankees, pagato 120 milioni di dollari (circa 100 milioni di euro) per sette stagioni, e Bonds a inseguire il suo record assoluto di fuoricampo, se pur fra i fischi. Noi, con della polpa di questo tipo, ci apriremmo i telegiornali (con Moggiopoli e la faccenda Basso ce li abbiamo aperti), qui non si va oltre qualche prima pagina e, a volte, accesa discussione in tv. E’ come se lo show dovesse (volesse) andare avanti senza perturbazioni. Infatti ci va. Giambi ora ha smesso di parlare, forse zittito dalla Major League, che ha promesso di investigare. L’impressione è che del risultato importi assai poco.

Eccole, tutte le contraddizioni dello sport americano....... :-?
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Messaggio da Alga »

Doping: lacrime Zabel su giornali
"E'crollato un idolo", ora confessera' anche Ullrich?

(ANSA) - BERLINO, 25 MAG - La confessione di Erik Zabel, che ieri in lacrime ha ammesso di aver fatto uso di doping, e' sulle prime pagine dei giornali tedeschi. ''Con Turbo-Zabel e' crollato l'idolo di tanti giovani ciclisti. E fa male che uno come lui abbia taciuto cosi' a lungo'', osserva la Bild, il giornale di gran lunga piu' letto in Germania. Per Der Tagesspiegel e' stato ''un giorno che rimarra' nella storia del ciclismo'' mentre molti aspettano che confessi anche Jan Ullrich.

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Riis confessa uso sostanze proibite
Vincitore Tour 1996, "ho assunto Epo quando ero con Telekom"

(ANSA) -ROMA, 25 MAG- Bjarne Riis, vincitore del Tour de France 1996, ha ammesso di aver assunto eritropoietina nel periodo in cui indossava la maglia della Telekom. "Ho fatto uso di sostanze proibite, ho preso l'Epo - ha detto il danese, attualmente direttore sportivo della Csc - e me ne assumo tutta la responsabilita'". Nei giorni scorsi avevano confessato di essersi dopati anche i suoi ex compagni della Telekom Aldag, Henn e Zabel.

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Doping: chiesti 21 mesi per Basso
Contestato il possesso e tentato uso di sostanze proibite

(ANSA) - ROMA, 25 MAG - La procura antidoping del Coni ha deferito Ivan Basso, chiedendo 21 mesi di squalifica alla commissione disciplinare della federciclismo. Al corridore e' stato contestato l'uso o il tentato uso di una sostanza vietata insieme con il possesso di sostanze vietate. Basso, coinvolto nell'inchiesta spagnola sull'operazione Puerto, dopo aver negato qualsiasi coinvolgimento, aveva ammesso il tentativo di doping salvo poi cambiare nuovamente posizione.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Messaggio da laplaz »

Da Gazzetta.it

MILANO - L'ex massaggiatore della Telekom, Jef d'Hont, ha ammesso di aver iniettato Epo a Jan Ullrich. Lo scrive il quotidiano tedesco "Bild". Il massaggiatore belga e', infatti, autore di un libro nel quale svela i retroscena del doping all'interno della Telekom (oggi T-Mobile). Secondo d'Hont i due medici del team somministravano EPO come "pratica quotidiana". (Agr)


BERLINO - Georg Huber, uno dei medici della Federazione tedesca di ciclismo (BDR), e' stato sospeso dalla stessa BDR perche' sospettato di essere coinvolto nel caso doping che sta coinvolgendo la Germania. Sul quotidiano Suddeutsche Zeitung, oggi sono apparse le accuse di due ex corridori, Jorg Muller e Christian Henn, che hanno indicato in Huber e in Peter Weibel, allenatore della nazionale Under 23, i loro fornitori di anabolizzanti negli anni Ottanta. Anche Weibel sara' interrogato da una commissione appositamente nominata da una federazione che si trova coinvolta in un caso clamoroso di doping organizzato. (Agr)
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Messaggio da mantequilla »

Chi è che si stupisce che lo sport mondiale abbia usato l'EPo(non dosabile) per tutti gli anni 90? E' francamente una non notizia. Oggi il GH è non dosabile. Fra 8 anni arriveranno le confessioni . Il gh usato a dosi massicce in tutti gli sport dal 2000......
Solo i ciechi non vedono. Ed i giornalisti.
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Hgh piu' efficace con testosterone
Doping, studio australiano sull'ormone della crescita

(ANSA) - SYDNEY, 5 GIU - Uno studio ha provato che l'ormone della crescita associato al testosterone ha ben piu' effetto sulle prestazioni rispetto al solo Hgh. Lo hanno stabilito due ricercatori del Garvan Institute di Sydney, in Australia, Ken Ho e Anne Nelson. In particolare, la combinazione delle due sostanze aumenta le performance nello sprint. Ma, si precisa, e' un cocktail che rende molto piu' facilmente rilevabile dai test attuali l'eventuale assunzione dell'ormone della crescita.
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Quick Step, sequestro merce dopante
Coinvolti una decina tra corridori e massaggiatori del team

(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Prodotti dopanti sono stati sequestrati dalla polizia belga ad una decina tra corridori e massaggiatori della Quick Step. Le perquisizioni sono scattate nelle Fiandre ed in Vallonia. L'inchiesta aveva preso il via nel settembre 2006 dopo la denuncia sporta dal senatore Jean-Marie Dedecker, all'epoca anche allenatore della squadra belga di judo: "Tre importanti corridori belgi sono stati sottoposti a pratiche dopanti in Italia nel febbraio scorso", aveva dichiarato.
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Frank Vandenbroucke tenta suicidio
Belga dell'Acqua&Sapone ricoverato in gravi condizioni

(ANSA) - MILANO, 7 GIU - Il corridore belga dell'Acqua&Sapone-Mokambo Frank Vandenbroucke e' ricoverato in gravi condizioni a Magenta dopo aver tentato il suicidio. I sanitari del Fornaroli si sono riservati la prognosi. Vandenbroucke, 32 anni, soffre da tempo di crisi depressive, aggiuntesi all'uso di doping in passato. Il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 99, che da tempo risiede a Gaggiano nel milanese, aveva rinunciato a partecipare all'ultimo Giro d'Italia per i postumi di un'operazione.

:roll:
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Tour: Riis, revocata vittoria 1996
Organizzatori hanno cancellato il danese dall'albo d'oro

(ANSA)- ROMA, 7 GIU - Bjarne Riis ha ammesso di aver assunto Epo e per questo si e' visto revocare la vittoria nel Tour de France del 1996. Gli organizzatori della Grande Boucle hanno lasciato uno spazio bianco nella casella del '96 sulla lista dei vincitori, nella guida storica della gara a tappe. Il danese "non e' piu' vincitore" dell'83ma edizione, ha spiegato il portavoce del Tour, Philippe Sudres. L'Unione ciclistica internazionale aveva gia' chiesto a Riis di restituire la maglia gialla.
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laplaz
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Messaggio da laplaz »

Alga ha scritto:Tour: Riis, revocata vittoria 1996
Organizzatori hanno cancellato il danese dall'albo d'oro

(ANSA)- ROMA, 7 GIU - Bjarne Riis ha ammesso di aver assunto Epo e per questo si e' visto revocare la vittoria nel Tour de France del 1996. Gli organizzatori della Grande Boucle hanno lasciato uno spazio bianco nella casella del '96 sulla lista dei vincitori, nella guida storica della gara a tappe. Il danese "non e' piu' vincitore" dell'83ma edizione, ha spiegato il portavoce del Tour, Philippe Sudres. L'Unione ciclistica internazionale aveva gia' chiesto a Riis di restituire la maglia gialla.


Ah ah, che risate, come se non lo sapessero anche prima :)
Ne erano a conoscenza anche i sassi che il vecchio filibustiere di Riis era pieno come un uovo al Tour vinto. Certo che se dovessero togliere dall'albo d'oro tutti quelli dopati ho idea che ne rimarrebbero ben pochi in quella pregiata lista 8)
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laplaz
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Messaggio da laplaz »

Non si riesce nemmeno più a star dietro a tutte le notizie che arrivano quotidianamente dal doping.

Riassumendo:

1) Riis non è più vincitore del Tour (ma allora a chi viene assegnato? E il denaro che si è intascato? :o )
2) Scarponi squalificato 18 mesi (e Basso?)
3) Vandenbrouke dopato e tentativo di suicidio (ma per il ginocchio malandato o per la vergogna di essersi dopato?)
4) Mazzoleni sospetto di doping (rischiviamo anche il podio del Giro d'Italia 2007 appena concluso? #1#
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venanziomix
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Messaggio da venanziomix »

grande Gibo!!! Simoni come nessun'altro!!! sono orgoglioso di te: W GIBO!!!!!!!!!!!!
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venanziomix
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Messaggio da venanziomix »

monty.burns ha scritto:
VamosR ha scritto:
monty.burns ha scritto:
Pippo and Potito ha scritto:Onore a Gilberto Simoni e al ciclismo pulito.


E chi l'ha detto che Simoni è pulito? Forse è più intelligente degli altri, e non è si è mai fatto beccare...

Simoni è stato trovato positivo alla cocaina cmq...
e quanto gli hanno dato... 6 mesi?... un anno?
te la ricordi la sentenza?
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Messaggio da giamacher »

venanziomix ha scritto:
monty.burns ha scritto:
VamosR ha scritto:
monty.burns ha scritto:
Pippo and Potito ha scritto:

te la ricordi la sentenza?


simoni in quella circostanza fu sospeso dalla sua squadra, assolto dalla disciplinare e reintegrato in squadra!
chi vince festeggia, chi perde spiega
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