Del doping.....

...potete trovare anche un topic sul Cricket!!!
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Alga
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Da gazzetta.it:

Doping, sconto di pena a Chambers se collabora
Il Cio offre clemenza in cambio di informazioni sul THG

ATENE - Il comitato Olimpico Internazionale ha offerto allo sprinter britannico Dwain Chambers, risultato positivo al nuovo steroide THG, la possibilitá di avere una riduzione della squalifica in cambio di informazioni sulla sostanza dopante. "Ci auguriamo che Dwain Chambers sia abbastanza saggio da dare informazioni utili sullo steroide e ricevere in cambio una riduzione della squalifica" ha affermato il presidente del Cio Jacque Rogge. Il THG è un nuovo steroide anabolizzante creato in laboratorio e, al momento, non è rintracciabile nei normali controlli antidoping.
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dsdifr
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Messaggio da dsdifr »

Come i mafiosi pentiti. Ma d'altra parte, come dar torto al CIO.
Andy
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Severe riflessioni nelle motivazioni della sentenza che ha condannato in primo grado il medico ferrarese, preparatore anche di Armstrong.

BOLOGNA, 19 gennaio 2005 - "Quando a ricorrere al doping sono, come nel caso del dottor Ferrari, i migliori medici sportivi, quelli usciti dall’eccellenza di un centro di ricerca finanziato dallo stesso Coni, allora forse c’è veramente da temere che l’imbroglio, il volgare imbroglio, per quanto farmacologicamente raffinato,continuerà ad avere la meglio sull’effettivo valore degli atleti. C’è da temere che prevalga la cultura del 'così fan tutti' e che, dietro le più o meno sincere affermazioni di principio, la convinzione, aberrante, resti quella che non sia possibile ottenere grandi risultati senza ausili farmacologici. È per questo che il trattamento sanzionatorio nei confronti dell’imputato Ferrari non può essere mite".

Con questa amara riflessione, che investe un giudizio morale e di valore sulla persona e sull’ambiente in cui è cresciuto, il dottor Maurizio Passarini, giudice monocratico del Tribunale di Bologna, conclude le motivazioni della sentenza con cui ha condannato il primo ottobre scorso il dottor Michele Ferrari, su richiesta del pm Lorenzo Gestri, a un anno di reclusione e a 900 euro di multa per frode sportiva ed esercizio abusivo della professione di farmacista, oltre alla pena accessoria della interdizione dalla professione medica per 11 mesi e 21 giorni.
Nelle 84 cartelle depositate ieri, Passarini ripercorre tutto l’iter processuale con molto zelo e passione, incentrando i motivi della sentenza sull’esame di alcuni punti e personaggi che hanno caratterizzato il processo contro l'ex discepolo del prof. Conconi ed ex preparatore del cowboy Lance Armstrong (mai citato nelle motivazioni), il re degli ultimi sei Tour de France.

Il primo punto è l’esame del ciclista Filippo Simeoni, teste a carico di Ferrari, col quale il ciclista laziale aveva instaurato un rapporto volto ad un programma di preparazione per migliorare le proprie prestazioni agonistiche nel periodo 1996/97. A pag. 16 si legge che "Simeoni, senza esitazioni o fraintendimenti, ha espressamente dichiarato e più volte ribadito che, su indicazioni e prescrizioni del Ferrari, egli, nel periodo in cui venne seguito dall’imputato, assunse eritropoietina (meglio e più comunemente nota come Epo), ed Andriol (farmaco a base di testosterone, ad effetto anabolizzante) (...) Le dichiarazioni di Simeoni sono ben precise (...) Nessuno degli argomenti utilizzati dalla difesa Ferrari è tale da minare la credibilità di Simeoni, le cui dichiarazioni, al contrario, trovano conforto e vengono avvalorate da una serie di altri elementi raccolti nel processo (...) Simeoniha anche fatto i nomi dei "cattivi maestri" (...)". Viceversa, Passarini stronca alcuni testi difensivi. A pag. 27 si legge che "Ben maggiori perplessità suscitano le dichiarazioni del Chiappucci e, maggiormente, del Bortolami (...) Chiappucci dichiara in dibattimento, all’udienza 11.2.2003, che gli asterischi indicavano l’assunzione di aminoacidi. Ha facile gioco il Pm a contestare al teste che, sentito dalla polizia giudiziaria l’8.3.98, egli ebbe a dire che non ricordava il significato degli asterischi (...). L’amnesia del Chiappucci nella primavera ’98 appare non poco singolare o appare non poco sospetta la sua ritrovata memoria nel febbraio 2003 (...) Bortolami, sentito all’udienza 19.2.02, dichiara che gli asterischi indicavano l’assunzione di sali, aminoacidi, complessi vitaminici (...) Pronta la contestazione del Pm che gli fa osservare come alla polizia giudiziaria, ad Alassio, il 16.2.98, Bortolami dichiarò che gli asterischi si riferivano a proposte di assunzione di Epo fattegli dal Ferrari (...)".

Ma il nocciolo della questione emerge, oltre all’esame di Simeoni, dall’analisi delle tabelle di allenamento del seigiornista tedesco Kappes (pag. 39), del triatleta svizzero Bernard Olivier (pag. 46) e dei ciclisti Gotti e Furlan (pag. 70): "Le prescrizioni di eritropoietina e di andriol al Simeoni, di androsten al Kappes, di Dhea allo stesso Kappes ed all’Olivier, di sinsurrene a Gotti e al Furlan erano evidentemente finalizzate a migliorare fraudolentemente e artificiosamente le prestazioni degli atleti (...) il che integra il reato di frode sportiva". Così scrive il giudice Passarini, firmando la sentenza di condanna. Ora tocca alla difesa che ha già preannunciato appello. Se ne riparlerà, a quanto pare, tra pochi mesi.


Ciao
Andy
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uglygeek
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Messaggio da uglygeek »

Secondo alcuni esperti alle prossime Olimpiadi (Pechino) ci saranno i primi casi di doping genetico.
Che senso avra' lo sport dopo?
dickinson52

Messaggio da dickinson52 »

Brutta notizia per l'atletica italiana, ma per lo sport in genere: il nostro Gibilisco, campione mondiale di salto con l'asta, ha confessato di aver fatto uso di Gh, l'ormone della crescita, sotto consiglio del medico Carlo Santuccione, coinvolto nell'inchiesta su un'associazione a delinquere finalizzata al commercio di farmaci e sostanze dopanti.

da "Il giorno".
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Messaggio da fansfegatatodiseles »

Silenzio tombale su quest'ultima notizia.....non ne sento in giro, avrà insabbiato tutto?
dickinson52

Messaggio da dickinson52 »

E' questo che è triste, che non faccia neanche più notizia: che un nostro campione (?) possa dichiarare di aver fatto uso di una pericolosa sostanza dopante come se ricordasse di aver avuto la varicella. D'altronde, che pretendiamo? ci ricordiamo tutta la retorica sulle nostre vittorie ad Atene? e già dopo Sidney la commissione medica che aveva sottoposto i nuotatori miracolo nostri a test durante gli allenamenti , si era dimessa perchè il Coni non aveva tenuto in considerazione che essi avessero i dati che tutti gli atleti avessero le analisi sballate, proprio con i segnali dell'assunzione dell'ormone della crescita.
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Alga
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Messaggio da Alga »

Maddai Emily, sara' una burla.
Come quella di Cannavaro. :-?

Ciao!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
dickinson52

Messaggio da dickinson52 »

ma no, assolutamente. iL discorso dei nuotatori l'avevo letto anche su un giornale medico e quello di Gibilisco l'ho trovata sul supplemento sport del giorno, curato da Scanagatta che mi sembra sempre attendibile. La verità è che non frega a nessuno: le prossime olimpiadi sono lontane e dispiace rivedere i nostri entusiastici giudizi di quei mondiali parigini del 2003.
Apollo_Creed.
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Messaggio da Apollo_Creed. »

dickinson52 ha scritto:ma no, assolutamente. iL discorso dei nuotatori l'avevo letto anche su un giornale medico e quello di Gibilisco l'ho trovata sul supplemento sport del giorno, curato da Scanagatta che mi sembra sempre attendibile. La verità è che non frega a nessuno: le prossime olimpiadi sono lontane e dispiace rivedere i nostri entusiastici giudizi di quei mondiali parigini del 2003.



dei nuotatori parlò anche pantani, asserendo a sydney che avessero trovato la sciolina giusta. fu flagellato pubblicamente e dal coni lanciarono voci di un pantani col midollo bruciato dall'epo, cosa smentita categoricamente da una perizia di d'onofrio post mortem
dickinson52

Messaggio da dickinson52 »

Mi ricordo anch'io questo episodio, che tristezza...
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dsdifr
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Messaggio da dsdifr »

Leggo solo ora. Poco da dire, solo amarezza.
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Messaggio da Roda »

Emily, prova a madare una mail alla rubrica "Porto Franco" della Gazzetta, vediamo se te la pubblicano.
Io non lo faccio perchè i miei ultimi msg, abbastanza polemici, non li hanno più pubblicati
dickinson52

Messaggio da dickinson52 »

I tuoi messaggi erano sempre sulla faccenda doping? dici quindi che insabbiano tutto? io ci provo...Grazie marco.
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Alga
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Messaggio da Alga »

Emanuele Bruni e' stato trovato positivo per thc (tetraidrocannabinolo, contenuto nella marijuana) durante il Campionato Italiano di...
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braccio di ferro! #100#
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bastro78
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Messaggio da bastro78 »

... eh, ma perchè invece degli spinaci, ha sbagliato tipo di erba!!! :wink: :wink: :wink:
ALEX DP FOREVER!!!!!!!!!!!
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Da gazzetta.it:

Doping, due anni a Montgomery

La sentenza Tas di Losanna per l'affare-Balco: cancellato anche il 9"78 che fu primato dei 100: "Non ha senso. Potrei ritirarmi". Stessa pena per la sprinter Usa Chryste Gaines

L'ex primato di Tim Montgomery (Usa). AfpLOSANNA (Svizzera), 13 dicembre 2005 - Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna ha squalificato per due anni gli sprinter statunitensi Tim Montgomery e Chryste Gaines per il loro coinvolgimento nella vicenda Balco.

L'inizio della squalifica è stato fissato al 6 giugno 2005. Montgomery perderà tutti i risultati ottenuti dopo il 31 marzo 2001, quindi anche l'ex primato mondiale di 9"78, mentre alla Gaines (primato personale di 10"86 nei 100) verranno cancellati tutti i risultati conseguiti dopo il 30 novembre 2003. "Tutto questo non ha senso. Potrei ritirarmi": è stata questa la prima reazione di Tim Montgomery, riportata dal suo coach Steve Riddick, raggiunto telefonicamente ad Hampton, Virginia. "Penso però che questa sia stata una reazione istintiva - ha aggiunto Riddick -. Se si allena come ha fatto negli ultimi anni sarà pronto nel 2007".

L'Usada, l'agenzia antidoping statunitense, aveva chiesto quattro anni. La commissione che si è occupata della vicenda era formata da tre avvocati: il canadese Yves Fortier, che era anche il presidente, lo statunitense Christopher Campbell e l'inglese Peter Leaver. La decisione è stata unanime.

Viene rivoluzionato così anche il podio dei Mondiali di Edmonton 2001, quando Montgomery fu argento dietro a Greene in 9"85: l'argento passa allo statunitense Williams, il bronzo ad Ato Bolton (Trinidad). In quella finale quinto fu il britannico Chambers, che di recente ha ammesso l'uso di Thg.

"La particolarità di questo caso - si legge in una nota del Tas - sta nel fatto che non c'è stata alcuna positività ai controlli antidoping. Le accuse contro i due atleti erano state formulate in base ad altro tipo di prove. Per esempio la testimonianza di Kelli White, che aveva ammesso di aver fatto ricorso al doping con l'aiuto della Balco e per questo aveva accettato una sanzione. La White ha testimoniato che, in diverse occasioni, Montgomery e la Gaines le avevano confessato di aver fatto uso di una sostanza proibita fornita loro dal laboratorio Balco". Una testimonianza che invece è stata molto criticata da Riddick: "Non si squalificano due atleti sulla base di una testimonianza, per di più di una persona che è risultata positiva, che diceva di avere dei problemi d'insonnia e che ora predica il Vangelo", ha detto il tecnico di Montgomery.

Il Tas ha sottolineato anche come né Montgomery né la Gaines non abbiamo reso deposizioni davanti al Tas, e non abbiano contestato la testimonianza della White. Entrambi dovranno anche restituire i premi in denaro vinti nelle competizioni internazionali. Il capo della Balco, Victor Conte, era stato condannato a quattro mesi di prigione nello scorso ottobre dopo avere confessato di avere distribuito steroidi.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
dickinson52

Messaggio da dickinson52 »

E' un vero peccato che non ci siano state soffiate per il tennis e non ci sia il processo Balco...chissà, forse la storia di questo sport si sarebbe riscritta :roll:. e non credo per togliere qualche migliaio di dollari al Puerta di turno.
Marat7
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Messaggio da Marat7 »

E intanto, per una faccenda puramente burocratica, Luca Cantagalli si prende 3 mesi di squalifica #1#:

da Sportitalia.com:

La procura antidoping del Coni ha deferito Luca Cantagalli, ex nazionale, al competente organo di giustizia sportiva della Federazione italiana pallavolo, per il mancato rispetto delle norme riguardante l'esenzione ai fini terapeutici ritenendo come "giusta sanzione" una sospensione di tre mesi. Il giocatore era risultato positivo al salbutamolo il 12 ottobre a Modena in campionato di A1.


Preciso che Cantagalli è alle soglie dei 40 anni e che ha sempre sofferto d' asma. Era autorizzato quindi a utilizzare farmaci per l' asma, solo che per quell' incontro non era stata mandata l' autorizzazione alla federazione.
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Messaggio da Alga »

E quei farmaci li ha usati durante tutta la sua carriera.

Da libero.it:

D.s. Caponi: ''E' asmatico da 15 anni ma per un disguido Coni non ha documentazione''

Santa Croce sull'Arno (Pisa) - La positivita' di Luca Cantagalli al salbutamolo e' dovuta unicamente ad un ''errore formale'' e, in particolare, all'assenza negli uffici del Coni della documentazione relativa all'utilizzo del Ventolin da parte dello schiacciatore della Codyeco Santa Croce. E' quanto assicura Leonardo Caponi, direttore sportivo del club toscano.

Raggiunto telefonicamente da ADNKRONOS, Caponi ha spiegato che Cantagalli ''soffre di asma da 15 anni, e' un'asma da allergia agli acari e alla polvere'': ''Il Coni non ha trovato la documentazione, quindi la sospensione scatta per procedura'', ha aggiunto il direttore sportivo, ''ma anche la federazione sa che lui assume salbutamolo da quando era atleta olimpico''. Il club di Santa Croce per questo rinuncera' alle controanalisi, poiche' la positivita' e' dovuta ''ad un errore formale che sara' chiarito entro la fine del mese''. Leonardi, precisando come la federvolley abbia gia' trovato la documentazione medica degli anni passati, ha spiegato inoltre che la Conyeco ora verifichera' il motivo dell'assenza della stessa documentazione in seno al Coni.
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Messaggio da bastro78 »

MENO MALE!!! ...

... sospiro di sollievo, visto che si tratta solo di un disguido ... non potevo perdere fiducia anche nel mitico Luca "Bazzuka" Cantagalli, che tante emozioni mi ha dato quando giocava in nazionale ... la "mitica" nazionale di Velasco, che mi ha fatto innamorare della pallavolo

... lui, Bernardi, Giani, Gardini, Lucchetta, Zorzi e Tofoli ... solo per dirne qualcuno!!! ... che DREAM TEAM, peccato non siano mai riusciti a regalarsi e regalarci la gioia delle olimpiadi!!!
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Nuoto: doping,sospesa 15enne cinese
E' stata trovata positiva ad un anabolizzante

(ANSA) - PECHINO, 21 DIC - La Federnuoto cinese ha accettato di sospendere la giovane Zhou Jie, trovata positiva al clembuterolo, uno steroide anabolizzante. La Federazione internazionale aveva gia' deciso di sospendere la 15enne il 24 novembre scorso. La durata della sospensione non e' stata pero' precisata, anche se il codice mondiale antidoping prevede una sanzione di due anni.

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Se comincia presto eh... :-?
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Buone notizie.

E' stata annullata la squalifica a Cantagalli.

da libero.it

Roma - Luca Cantagalli puo' tornare a giocare. Al 38enne schiacciatore della Codyeco Santa Croce ed ex colonna della Nazionale, deferito per essere risultato positivo ad un test antidoping, e' stato infatti inflitto uno stop che decorreva dalla data della sospensione cautelare (18 novembre) e che e' terminata oggi. Lo ha stabilito la Commissione Disciplinare, riunita questo pomeriggio presso la Federazione.

La Commissione, presieduta dall'avvocato Salvatore Scicchitano, ha ritenuto infatti che la violazione non era rispetto alla normativa antidoping, bensi' quale mancata vigilanza del tesserato Luca Cantagalli in ordine a quanto previsto dal disciplinare per l'esenzione ai fini terapeutici. La Commissione ha deciso anche rimettere gli atti all'Ufficio della Procura Federale per una valutazione di eventuali violazioni disciplinari a carico della Soc. Codyeco S. Croce o di suoi tesserati in relazione ai fatti di cui al presente procedimento.



:D :D :D
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Si apre l'era del doping genetico Esistono già animali con muscoli potenziati dal Dna. Gli esperti non si aspettano casi a questi Mondiali ma a Pechino 2008

La nuova frontiera del doping? È l’atleta geneticamente modificato. «Per quanto ne sappiamo, atleti del genere potrebbero già esistere», dice a Newton Theodore Friedmann, dell’Università della California di San Diego, tra i maggiori esperti internazionali di trasferimento genico. Forse non li vedremo in questi Mondiali di calcio, ma gli esperti li aspettano alle Olimpiadi di Pechino 2008 o al massimo in quelle successive. Dal ciclismo al sollevamento pesi, al nuoto, al calcio, allo sci tutti gli sport potrebbero trarre vantaggio dalla manipolazione genetica: basta selezionare il gene che migliora il tipo di prestazione richiesta. Del resto, nemmeno il doping convenzionale fa distinzioni: circa il 2%degli atleti risulta sempre positivo a una sostanza.
INCOGNITE E PERICOLI - Il doping genetico è il lato oscuro di terapie (peraltro sperimentali) come quella contro la distrofia muscolare e funziona nello stesso modo: si inserisce nelle cellule, per esempio di un muscolo, un segmento di Dna contenente un gene utile a migliorarne le prestazioni. Mezzo di trasporto un virus che, infettando le cellule, vi deposita il materiale genetico integrandolo con quello dell’ospite. E il gioco è fatto, almeno in teoria. Perché la manipolazione genetica può riservare amare sorprese come è accaduto nella terapia di una gravissima forma di immunodeficienza: la sostituzione del gene malato con uno sano, trasportato da un virus, ha dato inizialmente risultati positivi; ma dopo qualche anno alcuni pazienti si sono ammalati di leucemia. «Il problema è che gli studi fatti finora sono a livello sperimentale», conferma Friedmann, «e i rischi sono imprevedibili. La terapia genica è nata per sostituire i geni malati con quelli sani, ma nessuno sa cosa potrebbe accadere inserendo geni sani in persone sane. I muscoli, per esempio, potrebbero anche divenire più fragili o essere più soggetti a traumi». E aggiunge Oliver Rabin, direttore scientifico dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada): «Esperimenti di manipolazione genetica sui fiori e sugli insetti suggeriscono che a volte la natura reagisce azzerando tutte le risposte. Per esempio, il tentativo di inserire copie extra del gene che dà il colore viola a un certo fiore, porta al risultato paradossale di fiori totalmente bianchi. È semplicemente troppo quello che si chiede alla cellula».
TENTAZIONI - Eppure la tentazione è forte. Il doping genetico va fatto una sola volta nella vita. Inoltre fino a oggi non può essere scoperto attraverso i classici controlli. «In realtà, una volta messi a punto i test, gli atleti si troverebbero con un doping incancellabile e identificabile», sostiene Rabin, perché non c’è modo di eliminare il gene «dopante» dalle cellule.
Questa operazione è infatti possibile solo su un batterio, cioè un organismo di una sola cellula, ma non su un intero muscolo composto da milioni di cellule, con un Dna vasto come quello umano. A ogni buon conto nel 2003 il doping genetico è stato ufficialmente incluso nella lista nera delle sostanze proibite dell’Agenzia mondiale antidoping.

UN POSSIBILE PRECEDENTE Marzo 2006: il doping genetico potrebbe aver già fatto il suo ingresso nel mondo dello sport. Il tedesco Thomas Springstein, allenatore e compagno di Grit Breuer, due volte campionessa europea dei 400 metri e squalificata per doping, viene condannato per aver dato sostanze dopanti alle sue atlete. Nelle sue e–mail parla di un prodotto per la terapia genica dell’anemia grave, sperimentato solo sui topi, ma presente sul mercato nero. Il farmaco funziona così: quando la pressione dell’ossigeno nel sangue si abbassa, promuove l’attivazione di un gene che a sua volta induce la produzione di eritropoietina (Epo).
L’Epo ha il compito di favorire il trasporto di ossigeno ai muscoli; una volta ripristinato l’equilibrio, il gene si spegne. «Il farmaco», dice Oliver Rabin, «è pericolosissimo, non essendo mai stato sperimentato sugli esseri umani ma solo sui topi».

IL TALENTO DEI GENI Buona parte del successo di un atleta si nasconde nel suo patrimonio genetico. Per esempio, poco più di un anno fa, studiando il gene ACTN3, la compagnia australiana Genetic Technologies ne ha scoperta una variante, la R577, molto frequente in chi pratica sport di resistenza. Al contrario, la versione regolare di ACTN3 è presente in gran parte degli scattisti e degli atleti di potenza. Secondo questo studio, sarebbe possibile eccellere nell’uno o nell’altro sport a seconda della determinante genetica. Per 66 euro, la Genetic Technologies offre un test casalingo per sapere quale gene si possiede, aprendo così uno scenario inquietante: la possibilità per chi possiede il gene «sbagliato» di farsi iniettare quello «giusto» e l’identificazione di atleti che verrebbero esclusi a priori da un certo tipo di attività sportiva per mancanza di geni adatti.

LA PRIMA SCOPERTA - Nel 1998 Lee Sweeney, ricercatore alla University of Pensylvania, scopre che inserendo nei muscoli dei topolini da laboratorio il gene della proteina IGF–1, i muscoli aumentano la loro forza fino al 30 per cento. IGF–1 è l’acronimo di Insulin Like Growth Factor–1, un ormone dalle molteplici funzioni che ha un ruolo essenziale nella crescita della massa muscolare. Nel 2005 Se–Jin Lee, della Johns Hopkins University, ha scoperto che rimuovendo il gene della miostatina nei topi, i muscoli, privati del segnale di controllo esercitato dalla proteina, iniziano a crescere a dismisura. Questi supertopi sono capaci di salire le scale con grossi pesi attaccati alla coda.

IL DNA CHE POTENZIA I MUSCOLI - Il gene IGF-1 ha il compito di riparare il muscolo, quando, durante l’esercizio, subisce microscopici traumi. La proteina IGF-1, prodotta dal gene, provoca la crescita del muscolo stimolando lo sviluppo delle sue cellule staminali di riserva. La fibra si ripara e cresce, ritrovandosi con più miofibrille rispetto a prima della lesione. Il segnale di stop alla crescita viene dato dalla proteina miostatina. L’inserimento del gene IGF–1 extra permetterebbe di aggirare il meccanismo di equilibrio, inducendo l’ipertrofia del muscolo e la crescita incontrollata delle fibre. Ma se l’IGF–1 arrivasse fino al cuore, potrebbe provocare addirittura la morte.

I PRIMI TEST SUGLI ANIMALI - I primi test efficaci sugli animali
Sono stati già realizzati test in grado di individuare il doping genetico sugli animali da laboratorio, tuttavia non sono ancora affidabili e riproducibili sull’uomo, anche perché richiederebbero una biopsia muscolare. «Ma siamo a buon punto», sostiene Oliver Rabin, direttore scientifico dell’Agenzia mondiale antidoping. «L’inserimento di una copia extra di un gene lascia tracce identificabili nella biochimica della cellula, così come le lascia il virus usato come mezzo di trasporto. Inoltre la proteina prodotta può essere differente da quella originale e alterare il sistema immunitario. Recentemente è stato inserito un gene per l’eritropoietina (Epo) nel muscolo e nella retina delle scimmie. Ebbene, l’eritropoietina prodotta è stata identificata perché era molto diversa da quella fabbricata naturalmente dal rene».

GLI STUDI ITALIANI - Nel Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Milano Antonello Rigamonti e il suo gruppo stanno verificando sui topolini un algoritmo, basato su alcuni segnalatori biochimici, in grado di identificare la somatotropina (l’ormone della crescita) prodotta con la manipolazione genetica. Tale algoritmo consente già di sapere se un atleta è stato sottoposto a un trattamento «tradizionale» con somatotropina.
di Barbara Bernardini
03 maggio 2006
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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mantequilla
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Arrivano arrivano... altro che fare sposare Borzov col la Tourisceva....
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Si tratta del più grande scandalo mai scoperto in Spagna

Indagine sul medico del doping
Anche Ullrich e Basso negli elenchi I due corridori figurano tra i 58 nomi nelle note del dottor Ufemiano Fuentes, accusato di aver procurato sostanze dopanti
MADRID -
Ci sono anche Jan Ullrich e Ivan Basso, ovvero due fra i più quotati candidati alla vittoria finale nell'edizione del Tour de France che prende il via dopodomani da Strasburgo, nella lista dei 58 ciclisti clienti del dottor Fuentes, capo della centrale di doping ematico scoperta a maggio in Spagna. Lo afferma la radio spagnola Cadena Ser, che a suo tempo fu la prima a dare notizia della «Operacion Puerto» che condusse all'arresto del medico e, tra gli altri, del ds della allora Liberty Seguros Manolo Saiz.
Durante il Giro d'Italia, Ivan Basso, sostenuto dalla sua squadra, ha seccamente smentito di aver mai avuto rapporti con il dottor Fuentes. Ma, secondo quanto riportato dal reporter Josè Ramon de la Morena, «ci sono i nomi di Jan Ullrich, Ivan Basso, Joseba Beloki, Roberto Heras e Santiago Botero» tra quelli dei 58 ciclisti i cui codici sono stati decifrati dalla Guardia Civil.
Il sito web della radio spagnola spiega che sono stati resi noti i nomi contenuti in tre delle quattro casse di documenti sequestrati. Nella lista, che è stata trasmessa al Ministro dello Sport, Jaime Lissavetzky, sono presenti solo ciclisti. Per domani è previsto un incontro tra lo stesso Lissavetzky e il Ministro dello Sport francese. A Strasburgo sabato è in programma il prologo del Tour de France.
Jan Ullrich torna a smentire un suo coinvolgimento nella vicenda di doping portata alla luce dai media spagnoli: lo ha affermato a nome del ciclista tedesco Christian Fromme, portavoce della sua squadra, la T-Mobile. «Abbiamo chiesto spiegazioni a Jan e a Oscar Sevilla, i cui nomi ricorrerebbero nell'inchiesta - ha detto Fromme - e i due ci hanno ripetuto di non avere nulla a che fare con questa vicenda».
La direzione del Tour de France «attende maggiori informazioni» prima di esprimersi sui nuovi sviluppi dell'inchiesta antidoping che secondo la radio spagnola Cadena Ser vedono coinvolti 58 ciclisti, fra cui anche i due favoriti, il tedesco Jan Ullrich e l' italiano Ivan Basso. In attesa di chiarimenti non è stata apportata alcuna modifica alla cerimonia di presentazione delle squadre che parteciperanno al Tour.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Messaggio da Johnny Rex »

GOTEBORG - La polizia svedese ha dichiarato di aver trovato, a Goteborg, nelle adiacenze dello stadio Ullevi, teatro dei campionati europei di atletica appena conclusi, una borsa che conterrebbe "quelli che sembrano oggetti utilizzati con finalità di doping". Il ritrovamento è avvenuto poco prima di mezzogiorno: nella borsa c'erano siringhe e cateteri, "molti dei quali erano stati sicuramente usati".

La polizia ha divulgato una foto di una sacca blu con siringhe, flaconi, tubi e aghi. Un'altra borsa, contenente equipaggiamento per emotrasfusione, è stata trovata poco dopo. Secondo gli inquirenti, non esistono al momento sospettati. Secondo il tabloid svedese Dagens Nyheter, però, l'equipaggiamento ritrovato riporterebbe scritte in cirillico.

Il ritrovamento della polizia svedese segue di poche ore una dichiarazione, del presidente della Federazione atletica spagnola, José Maria Odriozola. "E' preoccupante - era la dichiarazione di Odriozola riportata dalla stampa spagnola domenica - che i russi abbiano vinto più della metà delle medaglie femminili". I loro livelli di ematocrito ed emoglobina non possono non attirare l'attenzione". Il presidente federale iberico aveva promesso che avrebbe portato la questione al prossima riunione del direttivo della Iaaf, la federazione internazionale di atletica, in programma a Pechino il 22 e il 23 agosto.

La replica dell'allenatore russo Valery Kulichecnko era arrivata questa mattina. "Non abbiamo a che fare con quello che (Odriozola) dice - è stata la replica - e non è la prima volta che lui prova ad accusarci. Il nostro sistema di controlli è stato testato e approvato dalla Iaaf e tutti i nostri atleti sono soggetti a monitoraggio completo e costante". Secondo Kulichenko si tratta di provocazioni, di "accuse senza fondamento che è molto facile lanciare ai quattro venti: potremmo farlo anche noi, ma non è nel nostro stile".

Secondo il giornale svedese, infine, la polizia avrebbe poi rilevato tracce di cocaina nel sangue dello sprinter svedese Patrik Loevgren (che non ha gareggiato agli europei, in quanto selezionato solo come riserva) e di due grandi ex del Paese scandinavo, il saltatore Patrik Sjoeberg e l'ostacolista Sven Nylander, durante un controllo avvenuto all'uscita di un locale notturno, nel fine settimana. Nylander, in particolare, è alla testa di un gruppo di lavoro che ha la missione di scoraggiare, tra gli atleti svedesi, l'uso di sostanze proibite.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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tennisfan82
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Messaggio da tennisfan82 »

Degno di essere un perdente,ma rispettando le regole...
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Da Kataweb sport

BOLZANO - Liberalizzare il doping nel ciclismo professionista. Una provocazione o cosa? La proposta viene da uno dei più grandi campioni di sempre di questa disciplina, Francesco Moser.

Dichiarazioni pesanti, quasi spaventose. Moser è stato intervistato dalla Rai, per il Gr locale. La Rai ne ha diffuso immediatamente il testo.

"Se riusciamo a trovare un modo per mettere tutti sullo stesso piano - ha dichirato l’ex campione - è bene fare i controlli, altrimenti forse per il professionismo, se non si riesce a garantire un'eguaglianza, allora la soluzione potrebbe essere quella di liberalizzare il doping :o . Anche se si lasciasse libero, sarà comunque meglio che i corridori si diano una regolata".

Il giornalista Rai allora ha fatto notare a Moser che "il pericolo maggiore è però per i giovani". E l’ex ciclista ha risposto: “Nel nostro mondo di pericoli ce ne sono tantissimi".

E' completamente pazzo, ormai la filosofia da bar dello sport spopola in ogni dove......
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mantequilla
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Messaggio da mantequilla »

i ciclisti sono una lobby omertosa. moser è un dopato reo e confesso. ha vinto un giro ed un record dell'ora con l'autoemotrasfusione.- è coerente con la sua storia.
l'unico dato positivo è che i corridori non hanno mai contato nulla. moser compreso. per fortuna. fischiatelo, quando lo veete. non merita altro.
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koufax75
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Messaggio da koufax75 »

mantequilla ha scritto:i ciclisti sono una lobby omertosa. moser è un dopato reo e confesso. ha vinto un giro ed un record dell'ora con l'autoemotrasfusione.- è coerente con la sua storia.


Al tempo l'autoemotrasfusione era una pratica assolutamente legale. Penso che sia considerata doping da meno di 20 anni.
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mantequilla
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koufax75 ha scritto:
mantequilla ha scritto:i ciclisti sono una lobby omertosa. moser è un dopato reo e confesso. ha vinto un giro ed un record dell'ora con l'autoemotrasfusione.- è coerente con la sua storia.


Al tempo l'autoemotrasfusione era una pratica assolutamente legale. Penso che sia considerata doping da meno di 20 anni.

certo che era legale.
E' la mentalità che ci sta dietro Koufaux. Ciò che non è vietato , non è doping. Parole di Ferrari, medico pluriinquisito e medico personale di Lance Armstrong.
Altri credono che i farmaci servano agli ammalati, trasfusioni comprese.
Ullrich rischia la squalifica a vita per avere forse fatto ciò di cui si vanta Moser..... Allora o sbagliano ora , o sbagliavano allora. Decidiamoci.
L'etica dovrebbe essere superiore alla norma... o no?
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koufax75
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Messaggio da koufax75 »

Quando si parla di etica, il discorso diventa molto più delicato. Mi spiego: se le regole del tempo legittimavano l'uso dell'autoemotrasfusione, le accuse a Moser diventano più complesse.

Io ho sempre considerato il doping un imbroglio: l'atleta dopato bara ed inganna i suoi avversari. Moser ha ingannato i suoi avversari? Ha imbrogliato? Forse sì, ma forse anche no: ha sicuramente usufruito di una falla del regolamento, però non ha commesso nessuna infrazione. Perché gli altri ciclisti non praticavano l'autoemotrasfusione? Potevano farla...

Ciò che non è vietato , non è doping


Purtroppo, questa frase è vera, anche se il discorso è estremamente complesso e delicato.
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Messaggio da mantequilla »

A me ricorda un pò maga magò nel duello di magia con mago merlino.
Vietato trasformarsi in drago? ma era scritto vietato trasformarsi in drago viola?
Moser utilizzava una pratica sperimentale inventata da conconi a ferrara.
Non tutti i ciclisti potevano accedervi, pur non essendo ancora normata e vietata. Alterava le sue prestazioni al contrario di chi, come Fignon, si rifiutava di accedere a queste pratiche di cui non si conosceva bene la pericolosità.
Moser ledeva l'articolo 1, non era sportivo. Poi la pratica, come TUTTE LE PRATICHE DI EMODOPING sono divenute vietate.
E' falso il concetto "se non è vietato tutti lo possono fare".
Neanche fare abortire le atlòete incinte era vietato, ma resta una barbarie fatta dai russi e dai tedeschi.
Certo modo di pensare PORTA ALLA LINEA DI CONFINE. I farmaci andrebbro vietati ai sani. Tutti. Vitamine comprese.
I farmaci servono agli ammalati e gli ammalati non gareggiano. Punto e stop.
Avremmo gente più lenta, ma risultati più veri. Moser rappresenta il cinismo nello sport, non solo nel ciclismo. Si chiamasse Moserov e fosse stato sovietico , sarebbe portato ad esempio , come la Kazhankina o la Braghina, del doping nello sport. Ma è italiano. E quindi va bene così.....
Abbiamo letto per anni che Borzov era atleta 2costruitro" , detto con schifo e sminuendone la grandezza. Borzov non è mai stato trovato positivo per nessuna sostanza o pratica ed a 26 , come tutti i grandi sprinter, si è ritirato. Moser a 38 anni batteva i SUOI record di quando era 27 enne. Uno schifo. Eppure Moser va benone e Borzov è costruito.
Io non accetto queste logiche.
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corsair
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Messaggio da corsair »

mantequilla ha scritto:Ciò che non è vietato , non è doping. Parole di Ferrari, medico pluriinquisito e medico personale di Lance Armstrong.

la frase esatta era: "ciò che non viene rilevato non è doping"
direi che è addirittura più grave ...
quanto a Moser, mi limito a quotare quanto detto da Mante
"se ero forte di testa secondo me io ero uno dei migliori difensori degli ultimi trent'anni comunque" (Floyd 10)
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Micio
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http://www.youtube.com/watch?v=Lqb5EcU65IQ - per non dimenticare i mitici anni 80
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Messaggio da Speedy »

Ho anch'io (come Moser) una proposta rivoluzionaria per il 2007 #38# : aboliamo le corse a tappe, solo corse di un giorno di max 120 Km e obbligo per tutti di non prendere parte a più di una alla settimana.
Sicuramente risultati più credibili degli ultimi Giro e Tour
Voglio il Giro dell'Alta Langa su Raitre #40#
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corsair
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Messaggio da corsair »

MONTREAL - Accusa choc di Ben Johnson 18 anni dopo il caso di positivita' dello sprinter canadese che sconvolse il mondo dell'atletica leggera ai Giochi di Seoul '88. "Non fui mai trovato positivo - ha dichiarato Johnson al microfono di Radio Canada - qualcuno mi tese una trappola. L'urina era effettivamente la mia, ma quello che ci fu trovato dentro fu aggiunto da qualcuno". Johnson, che oggi allena i giovani sprinter americani, si dice convinto di avere finalmente scoperto di chi si tratta: "Un giorno - ha aggiunto - la medaglia d'oro tornera' a Ben Johnson. Non e' ancora il momento di parlarne, ma sappiate che l'anno prossimo qualcosa di molto importante accadra' e non sara' difficile provare cio' che dico". (Agr)
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Messaggio da Andy »

NEW YORK, 8 novembre 2006 - "It’s done", è fatta. A Lance Armstrong bastano poche parole per dire tutto. E questa volta "è fatta" non si riferisce alla Maratona di New York (corsa sotto le 3 ore), l’ultima delle sue sfide vinte. "E' fatta" sta per "abbiamo trovato l'accordo" per Basso. Ivan correrà per i prossimi due anni con la maglia della Discovery Channel, la squadra americana di cui Lance è anima, faccia e uno degli azionisti di riferimento. E da Austin, la capitale del Texas, dove hanno ufficio le varie società della galassia Armstrong, in serata è arrivato il comunicato ufficiale.

Alla Discovery Channel aspettavano il rientro di Ivan Basso dal Giappone, dove si trovava per la Fiera del ciclo, per condividere i dettagli. Ma è fatta, "it’s done". Sono almeno tre anni che Lance Armstrong e Johan Bruyneel, il team manager, inseguivano il varesino. Lo volevano prima che Ivan firmasse per la Csc di Riis. Lo volevano per farne prima la spalla e poi l’erede del Cowboy texano. Lo volevano perché lo ritenevano, e lo ritengono, l’atleta con il miglior motore e la miglior predisposizione al ciclismo.

RUMORE - L’ingaggio di Basso, tre anni per circa 2 milioni di dollari (oltre un milione e mezzo di euro) a stagione, in una delle formazioni più in vista del ProTour, farà rumore. A fine ottobre, in occasione della presentazione del Tour de France, le squadre del circuito professionistico si sono impegnate a non assumere corridori sotto inchiesta, con un riferimento al gruppo di atleti coinvolti nell’Operacion Puerto. Si tratta però di un gentleman agreement, un tiepido impegno, senza nulla di codificato. Il caso di Basso è stato archiviato, dopo una lunghissima inchiesta, dalla Procura antidoping del Coni. E la Disciplinare della Federciclismo ha messo la parola fine alla vicenda. Per la giustizia sportiva, Ivan non ha colpa e può tornare a correre in qualsiasi momento.

TEMPI LUNGHI - L’Operacion Puerto va avanti, con i tempi omerici della giustizia ordinaria. Carmelo Jimenez Segado, il giudice istruttore dello "Juzgado 31" di Madrid che si occupa delle indagini preliminari, ha detto e scritto che nessuno degli atleti citati fino ad ora può essere considerato "ufficialmente" indagato, e semmai lo sarà soltanto come persona informata dei fatti. Non ci sarà, in sostanza, alcun processo per gli atleti. C’è ancora la possibilità che l’Unione ciclistica internazionale, entro novembre, ricorra al tribunale d’arbitrato sportivo (Tas) di Losanna contro l’assoluzione della Federciclismo italiana. Ma stando all’ultimo documento ufficiale degli inquirenti spagnoli, non ci sono le basi per l’appello.

ASSALTO - Formalmente, quindi, Basso non è un corridore sotto inchiesta. E, soprattutto, è il più ambito sul mercato a due ruote. La Discovery Channel si era abituata piuttosto bene con Armstrong e vuole tornare a vincere. Lo sponsor mette oltre 10 milioni di dollari all’anno per la squadra e ha chiesto ad Armstrong, Johan Bruyneel e Bill Stapleton (manager e amico di Lance) di puntare a Ivan Basso, che, per tutti, è il numero uno dei candidati a vincere il Tour de France. Lo sponsor vuole Basso e a quel punto non c’è alcun gentleman agreement (soprattutto quando è così indefinito) che tenga.

STESSO PROGRAMMA - Dal 3 dicembre, Ivan sarà ad Austin per il primo raduno della formazione americana. Dovrà familiarizzare con tutte le novità: la bici Trek, l’abbigliamento Nike e i compagni della corazzata costruita, negli anni, intorno a Lance con una sola missione: vincere a ripetizione il Tour de France. Armstrong ci è riuscito per sette anni consecutivi (dal 1999 al 2005). Basso è chiamato a riannodare quel filo dopo i disastri del 2006 (Ivan e Ullrich messi alla porta prima che la corsa cominciasse, Landis maglia gialla e positivo al doping per testosterone). Il Tour è naturalmente il primo obiettivo della Discovery Channel, ma Ivan dovrebbe seguire lo stesso programma degli ultimi anni puntando anche al bis nel Giro d’Italia.

TEST DNA - Adesso Basso e la Discovery dovranno lavorare per recuperare il massimo della credibilità prima del ritorno alle gare. È probabile che la squadra americana chieda a Ivan la disponibilità a dare il suo codice genetico (Dna) per sgombrare definitivamente ogni dubbio sull'Operacion Puerto e dintorni.

Scommettiamo che adesso i giornalisti italiani per parare il culo a Basso inizieranno a dire che Armstrong era pulito? :lol:

Ciao
Andy
Speedy
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Messaggio da Speedy »

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_P ... odna.shtml
E' esattamente quello che avrei fatto io nella sua posizione (sempre, beninteso, sapendo di essere pulito eh :wink: )
Ora perchè non lo fa anche Landis, invece di piagnucolare o mandare hacker in giro per laboratori?
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